SIGNORAGGIO BANCARIO

SIGNORAGGIO BANCARIO

venerdì 29 ottobre 2010

PROPOSTA DI LEGGE SULL'ABOLIZIONE DELLA PENSIONE DEI PARLAMENTARI


21 settembre 2010, proposta di legge per eliminare la pensione ai parlamentari dopo soli 5 anni di legislatura.
Presenti 525: 5 astenuti, 22 SI all'abolizione della legge, 498 hanno detto NO all'abolizione.
Così hanno votato i deputati della nostra penisola del grande salento:
L' unico ad aver votato SI è stato l'on. Zazzera (IDV) mentre i restanti onorevoli hanno votato NO: Barba (PDL), Bellanova (PD), Franzoso (PDL), Lisi (PDL), Lazzari (PDL), Patarino (FLI), Ria (UDC), Sardelli (MISTO), Vitali (PDL), Vico (PD).
Non hanno votato in quanto in missione (quindi assenti) Leone (PDL), Gaglione (MISTO), Fitto (PDL), Mantovano (PDL).

I parlamentari d'ogni colore politico, nonostante tutto continuano ad aumentarsi gli stipendi, ad autoassegnarsi privilegi d'ogni sorta, a rafforzare ogni giorno di più la loro posizione di casta di privilegiati, non curandosi per niente dello sgretolamento sia economico che sociale della nostra povera Italia. La nostra classe dirigente che dovrebbe essere garanzia di pulizia ed onestà si dimostra ancora una volta un branco di papponi e corrotti.
Forza Nuova ritiene che l'unica risposta sia una classe politica giovane pulita e coraggiosa, che abbia a cuore solo l'intersse della nostra nazione, una classe politica che non si venda e non si prostituisca, e che possa credere e dare onore e dignità alla nostra Italia.
Forza Nuova Sannicola

domenica 24 ottobre 2010

NUCLEARE: BOLLETTA PIU' CARA PER GLI ITALIANI CON L'ELETTRICITA' DA ATOMO

ANSA - Potrà pesare sulle tasche degli italiani la svolta italiana verso il nucleare. A sottolineare il rischio di bollette più care è uno studio, conti alla mano, presentato dal presidente della Fondazione per lo sviluppo Sostenibile ed ex ministro dell’Ambiente, Edo Ronchi, a Montalto di Castro, nell’alto Lazio. «Sul ritorno al nucleare i conti non tornano» ha detto Ronchi. L’elettricità prodotta da centrali nucleari costa 72,8 euro a a Megawattora (MWh), il 16% in più – rileva l’indagine – di quella prodotta da centrali a gas, 61 euro/MWh, e il 21% in più di quella da centrali a carbone, 57,5 euro/Mwh. «Il nucleare sarà quindi significativamente più costoso – ha osservato Ronchi – e non regge la concorrenza nè delle centrali a gas, nè di quelle a carbone. Su questo tema – ha auspicato – serve più trasparenza».

Lo studio ha messo a confronto otto studi recenti pubblicati fra il 2008 e il 2010 (Agenzia Nucleare dell’Ocse, Ufficio del Budget del Congresso Usa, Dipartimento dell’Energia Usa, Massachusetts Institute of Technology, Commissione Europea, Camera dei Lords, Electric Power Research Institute e Moody’s), e presentati sul periodico ‘Gazzetta Ambiente’. Che il nucleare non sia una fonte conveniente per i bilanci familiari «ne ha dato prova il Regno Unito negli ultimi 20 anni», scrive il docente di Politiche energetiche dell’ Università di Greenwich Steve Thomas sulla rivista Energia. Ma è in Italia che questa fonte derivante dall’atomo sembra essere ancora più cara, perchè il nostro Paese sconta la ripartenza da zero, nonchè la necessità di importare reattori «che non produciamo».

Inoltre per le caratteristiche del nostro territorio, e «le forti opposizioni locali», continua il rapporto della Fondazione, occorre considerare «tempi prevedibilmente più lunghi» di realizzazione delle centrali. Il costo per rispettare le direttive europee sull’abbattimento dell’anidride carbonica (Co2), ha infine osservato Ronchi, «non compenserà il gap economico che tra dieci/venti anni vi sarà tra il nucleare, peraltro di difficile realizzazione in Italia, e le altri fonti di energia.

E il programma nucleare italiano, con i suoi 100 terawattora (TWh) e 13.000 MW di nuove centrali entro il 2030, non può semplicemente essere aggiunto all’ esistente che comprende uno sviluppo delle rinnovabili (circa 100 TWh entro il 2020), di nuove centrali a gas e a carbone in costruzione o in fase avanzata di autorizzazione (almeno altri 10.000 MW entro il 2020), perchè la crisi economica e le politiche di risparmio e di efficienza energetica stanno configurando una futura crescita moderata dei consumi elettrici.

lunedì 18 ottobre 2010

FIERA DI SAN SIMONE

Alla cortese attenzione

del Sig. Sindaco del Comune di Sannicola Giuseppe Nocera

dell’ assessore con delega al SUAP Bidetti Stefano

Oggetto: Fiera di San Simone

Come ogni anno nelle giornate del 28 e 29 ottobre si ripete, nella nostra cittadina, la tradizionale fiera di San Simone, una delle più antiche di tutto il Salento, oramai considerata un'ottima vetrina per i vari commercianti, un'occasione di svago per la gente del posto e per i vari visitatori che vi accorrono e per proporre, con la manifestazione ”gusto in fiera”, prodotti tipici con degustazioni presso gli stand allestiti in piazza.

Negli anni, però, abbiamo riscontrato che in alcune bancarelle come anche in qualche stand non erano presenti i misuratori fiscali.

Questa cosa ci ha fatto insospettire se trattasi di aziende fantasma con il conseguente commercio di prodotti in nero.

Con ciò esortiamo l’Amministrazione Comunale a rilasciare le autorizzazioni solo a coloro in possesso delle iscrizioni al R.E.C. ed al R.E.A. e alle autorità competenti di effettuare i dovuti controlli.


Sannicola, 14 ottobre 2010

domenica 17 ottobre 2010

Lecce: militanti di Lotta Studentesca accerchiati e minacciati da antifascisti

Il Nuovo Quotidiano di Puglia


sabato 16 ottobre 2010
Oggi 16 Ottobre 2010, intorno alle ore 13:30, quattro militanti di Lotta Studentesca, movimento giovanile vicino a Forza Nuova, dopo aver effettuato un mormale volantinaggio di propaganda nei pressi del liceo scientifico "Banzi Bazoli" sono stati vilmente accerchiati da una quindicina di attivisti riconducibili presumibilmente al collettivo antifascista il "Caos".I soliti "democratici" e "amanti della libertà" hanno pensato bene, protetti da caschi, di impedire una lecita attività politica a chi ha un pensiero evidentemente diverso dal loro.Gli "antifascisti per caso", dopo aver accerchiato i militanti di LS, li hanno minacciati, spintonati ed insultati. Gli insulti più pesanti sono stati verso l'unica militante donna di Lotta Studentesca.Questo il loro concetto di democrazia, questa la loro propaganda di libertà.Sappiano, questi cani del sistema, figli di una società borghese e decandente, che Lotta Studentesca non cederà loro un passo e che, anzi, tornerà nelle strade e nelle piazze più forte e determinata di prima.
Ufficio StampaLotta Studentesca Lecce

martedì 12 ottobre 2010

Risposta in merito alla fiaccolata “Tutti siamo Teresa e Sakineh” No alla pena di morte


Ringraziamo innanzitutto le varie istituzioni per l’invito perpetratoci,
replicando che la nostra formazione politica non partecipa a manifestazioni che non sono altro che ingerenze negli affari interni degli stati.
Forza Nuova è per la salvaguardia della sovranità nazionale di ogni popolo, e come è contraria all'intervento militare in Afghanistan è contraria alle ingerenze in materia di costumi e di diritto in altri paesi, quindi come pretendiamo d’ essere padroni a casa nostra, rispettiamo le questioni in materia giuridica e sociale d’altri stati non prendendo posizioni, specialmente quando esse non sono equidistanti e non menzionano mai paesi filoatlantici come Arabia Saudita (le donne non possono votare ne prendere la patente, morte per adulterio, eec...), Cina (dove esiste la pena di morte all’ordine del giorno, anche per evasione fiscale) o Pakistan ( dove sono di origini pakistana gli abusi suddetti verso migliaia di donne vittime anche in Italia, vedi il caso Novi Ligure)
E’ in tal senso che avremmo preferito si fosse mossa la C.P.O., nel denunciare piuttosto le problematiche esistenti nel nostro paese riguardo la popolazione immigrata musulmana che sembra regolarsi con un proprio diritto anzichè quello italiano, e a trovare e proporre rimedi sociali e giuridici più efficaci per i sempre più numerosi casi di stupri, pedofilie, violenze domestiche perpetrate sia verso le nostre connazionali sia verso le donne immigrate.

Forza Nuova Sannicola

giovedì 7 ottobre 2010

Richiesta di chiarimenti in merito alla questione parcheggi sul lungomare Colombo a Lido Conchiglie

Domanda protocollata al Sindaco di Sannicola Giuseppe Nocera il 30 09 2010


lettera inviata da mittente anonimo:


mercoledì 6 ottobre 2010

Forza Nuova: la nostra posizione sullo scontro Fini-Berlusconi

Questo breve documento viene pubblicato in momenti di seria agitazione politica parlamentare dettata dalle controversie causate dallo scontro Fini-Berlusconi. La posizione di Forza Nuova è nota: l'equidistanza che ci separa dal Presidente della Camera Fini e dal Premier Berlusconi è evidente, essendo entrambi nella loro diversità parte consistente di quella bassa, affarista, personalistica politica che noi avversiamo. Su Silvio Berlusconi si è detto e scritto talmente tanto che la sua figura agli occhi di un lettore medio non può che essere chiara:parliamo di un politico i cui legami ed interessi sono risaputi. Sulla posizione del Presidente della Camera Fini, invece, taluni potrebbero avere dubbi ed illudersi di una sua quantomeno parziale "pulizia". Qualche ingenuo potrebbe leggere nelle recenti azioni di Fini una sorta di risveglio morale dettato da una coscienza non del tutto sporca. Ebbene, la storia dell´ appartamento monegasco di Boulevard Princesse Charlotte che ha coinvolto il Presidente della Camera Gianfranco Fini e la famiglia della di lui compagna Elisabetta Tulliani, conquistando il posto d´ onore nelle cronache estive, ha fatto emergere una vicenda che, dal 2007 ad oggi, i governi, sia di centro destra, che di centro sinistra, si erano preoccupati di nascondere con cura. Un vero e proprio scandalo che vede coinvolti imprenditori, partiti, mafia, che di comune accordo si sono spartiti 98 miliardi di euro evasi al fisco dal 2004 ad oggi. Per intenderci l´ equivalente di 3 leggi finanziarie e 6 volte il Pil di una nazione africana. Con il decreto ministeriale Siniscalco del marzo 2004 infatti viene istituita in Italia una concessione a diverse società private per il gioco "con partecipazione a distanza" riguardante circa 40.000 slot machines, sale bingo, scommesse. Sempre nel 2004 in una cena a Saint Marteen, nelle Antille Olandesi, si decide di assegnare una delle 10 concessioni disponibili alla Atlantis World Ltd. Alla cena partecipano l´ attuale presidente della Camera, Fini, il suo segretario particolare Francesco Cosimi Proietti, Francesco Corallo, figlio di un noto pregiudicato per associazione a delinquere e sospettato di spaccio internazionale e riciclaggio e Amedeo Labocetta, uomo di fiducia di AN in Campania. In linea con il decreto ogni slot machine, per essere in regola, deve essere collegata al SOGEI, il modem centrale che fa capo al Ministero delle Finanze, che raccoglie il volume delle giocate e calcola il prelievo erariale che le società concessionarie deve versare allo stato, che nello specifico è pari al 13%. Ogni macchinetta che non sia collegata al SOGEI deve essere dichiarata non funzionante e deve essere per legge chiusa in un magazzino. Ebbene su un totale di circa 40.000 slot solamente un terzo sono collegate al SOGEI, le rimanenti risultano non collegate. E´ proprio la Atlantis, il cui legale rappresentante è Labocetta, a dichiarare non collegati e chiusi in magazzino 26.858 apparecchi non funzionanti: un alto numero di apparecchi non funzionante,ma fino a qui niente di strano se non il fatto che le 26.858 slot machines vengono "dichiarate giacenti" nel magazzino di un bar di 50 metri quadri a Riposto, un paesino in provincia di Catania. La Guardia di Finanza comincia così ad accorgersi che forse gli apparecchi dichiarati non funzionanti, in realtà funzionavano, e che forse la percentuale sul volume complessivo delle giocate, invece di entrare nelle casse dello stato italiano sotto forma di gettito fiscale rimpinguava quelle di Corallo, Laboccetta e compagnia. Nel 2006 l´ allora ministro delle Finanze Vincenzo Visco istituisce,sul caso, la commissione di inchiesta New Slot, presieduta dal sottosegretario Alfiero Grandi. Il 23 marzo 2007, dichiarata la fine dei lavori della commissione, il rapporto non viene reso pubblico, il testo della relazione finale diventa introvabile e prima di scomparire definitivamente vengono per sicurezza eliminati dal documento originale tutti i riferimenti al coinvolgimento di persone appartenenti ad associazioni di stampo mafioso. Alla fine, anche la conferenza stampa della Guardia di Finanza viene bloccata "dall´ alto" e annullata. Ci si aspetta almeno la revoca ai concessionari ma neanche questo avviene; nella manovra finanziaria del 2008 infatti Prodi cambia i termini del contratto tra monopolio e concessionarie sulla chiarezza della trasmissione dei dati sulle giocate trasmesse. Come se non bastasse fra il clamore di maggioranza e opposizione nel 2009 l´ on. Cosimo Ventucci del Pdl presenta un emendamento al decreto legge sulle misure anticrisi per il condono fiscale di 90 miliardi di euro. Il condono non passa e adesso è la Corte dei Conti ad indagare, e indaga fra gli altri su Giorgio Tino, direttore dell´ Agenzia dei Monopoli ( che con Proietti ebbe una febbrile consultazione che portò all´ insabbiamento del tutto e alla nomina della sorella del Sindaco Alemanno alla vice presidenza dei Monopoli), e sulla consorte, Anna Maria Barbarico, altro dirigente dei Monopoli di Stato. Atlantis World Ltd deve ad oggi allo Stato Italiano 31 miliardi di euro. E la collusione tra imprenditori, mafia e alte cariche dello stato si evince nella faccenda dal fatto che l´ attuale amministratore della Atlantis James Walfenzao e Francesco Corallo sono gli stessi proprietari di una delle due società off-shore, la Printemps, che hanno approfittato della svendita dell´ appartamento di Boulevard Princesse Charlotte da parte del Presidente della Camera. James Walfezao, cosi come Tony Izelaar, proprietario della seconda off-shore coinvolta nell´ operazione monegasca, sono cittadini con doppia cittadinanza ( una è israeliana), che, in collaborazione con i vertici politici e con la criminalità organizzata, si rendono protagonisti della più grande ( per entità) truffa nei confronti dello Stato Italiano di tutti i tempi Questi fatti avrebbero dovuto portare tutti gli individui coinvolti ad essere incriminati per associazione a delinquere di stampo mafioso, oltre che per tutti i numerosi reati fiscali. Invece Atlantis continua ad operare indisturbata e a fare business. Emerge infine evidente di che tipo sono i contatto internazionali di Fini e di AN, che patti e che accordi abbia stretto e di che livello sia il suo collegamento con la centrale sionista internazionale e con i tentacoli della piovra mafiosa.

La Segreteria nazionale