In economia, dicono gli studiosi,un bene pubblico è impossibile produrlo per trarne profitti privati. In parole povere l’acqua essendo un bene di tutti ,paradossalmente non dovrebbe costare nulla. Sentite questa: siccome l’acquedotto pugliese è un colabrodo (l’acqua si disperde lungo la strada)la dispersione si colloca tra il 30% e addirittura il 50%, aumenterà in Puglia il prezzo dell’acqua da 1,31 euro a 1,44 al metro cubo a partire dal primo gennaio 2010.
Per le famiglie è un ulteriore balzello che si assomma alle addizionali Irpef e Irap già in vigore da circa tre anni e all’accise sulla benzina sospesa appena 10 giorni fa. Nonostante il Governo della Regione Puglia faccia “acqua” da tutte le parti, il suo governatore “rosso” Vendola continua, con la sua gestione politico-amministrativa drammatica e fallimentare,a “tar-tassare” i pugliesi con una politica vessatoria. Da noi in Puglia insieme a quella della Toscana, la bolletta dell’acqua sarà la più cara d’Italia.
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