SIGNORAGGIO BANCARIO

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venerdì 31 luglio 2009

PILLOLA ABORTIVA RU-486, GENOCIDIO LEGALIZZATO


Negli ultimi anni,dopo l’istituzione dell’aborto legalizzato, in Italia si è affacciato un metodo alternativo al tradizionale aborto chirurgico, ovvero la RU-486 detta anche “PILLOLA ABORTIVA”. Anche se non riconosciuta ufficialmente nel nostro paese,questa pillola sta avviandosi verso un processo di sperimentazione all’interno degli pedali di alcune regioni. L’utilizzo della RU-486, ha comportato molte isquisizioni tra chi vorrebbe la divulgazione e chi, invece, è reticente in quanto viene reputata un metodo abortivo contrario all’etica morale. La prima considerazione di cui si deve tener conto è che la RU-486 è uno dei tanti modi con cui è possibile UCCIDERE un bambino.
Molto spesso si può incombere nell’errore, anche a causa dell’iniqua LEGGE 194/1978 ( LEGGE SULL’ABORTO ), che affida il totale arbitrio dell’ipotetico nascituro alla decisione singola dell’adulto.
Un altro aspetto è che nel caso di fallimento del “TRATTAMENTO ABORTIVO” la donna andrà in contro a GRAVISSIMI RISCHI per se stessa e per il proprio figlio, perché quest’ultimo avrà assorbito un’ELEVATA dose di VELENO. Inoltre è importante tener conto che la figura della donna che assume la RU-486 è in prima linea, non solo sul fronte decisionale come nel caso dell’aborto chirurgico, ma detiene un rilievo anche effettivo , perché è LEI stessa che “DA LA MORTE” al proprio “PICCOLO”, mentre con il metodo chirurgico si ha l’ausilio del medico. L’applicazione dell’ RU-486 comporta un più facile metodo abortivo dal punto di vista applicativo e facilmente accessibile a tutti, anche alle più giovani, che incoscientemente, non valutano i rischi e le scelte che stanno per compiere.
La RU attiva un processo in cui, anche se ci fosse un RIPENSAMENTO, non si POTREBBE PIU’ ARRESTARE e dopo tre giorni il feto verrebbe espulso come UN RIFIUTO CORPOREO; esso visibile agli occhi della stessa donna causerà, nella maggior parte dei casi, un FORTE TRAUMA A LIVELLO PSICOLOGICO.
Con questo processo abortivo si vuole convincere la maggior parte delle persone che l’aborto sia una normalità, e tramite un semplice gesto come l’assunzione di una pillola, si vuole innescare una logica dove si associa alla normale routine esistenziale una decisione gravissime, quale è L’ABORTO.

giovedì 23 luglio 2009

IL PARTITO DEL SUD

L'idea di un Partito del Sud nasce apparentemente per controbilanciare il peso eccessivo della Lega Nord sul Governo.E' noto che il ritardo nell’erogazione di fondi europei per miliardi di euro destinati al Meridione ha creato scontento e nervosismi in particolar modo negli ambienti che sostengono l'attuale Governatore della Regione Sicilia. La questione secondo Forza Nuova è estremamente semplice.All'interno del Governo e, in senso più lato del sistema, è in atto uno scontro fra chi vuole colpire le mafie e chi, per usare un eufemismo, non ritiene questa azione prioritaria.Il Ministero degli Interni, con una serie di colpi violenti contro i Casalesi e di sequestri di beni appartenenti alla 'ndrangheta si è distinto per una volontà strategica volta a mettere in serie difficoltà queste organizzazioni criminali. Il Partito del Sud, ovviamente, non critica apertamente la legittima azione del Governo ma, in questa fase, reclama maggiore peso specifico e, soprattutto, denaro per dare forza alle burocrazie e alle imprese meridionali, glissando sul fatto che questi settori sono strutturalmente infiltrarti dalle mafie.E' di tutta evidenza che nutrire un corpo totalmente infestato da un parassita significa nutrire quel parassita e che i fondi, provenienti in gran parte dall'Europa, finirebbero per venir gestiti, come aveva ben avvertito De Magistris con la sua inchiesta, dalle mafie.In particolar modo si attendono 18 miliardi di euro per la Calabria che sortirebbero l'effetto, se ben utilizzati, di trasformare quella regione in una terra ricca e prospera come un Land mitteleuropeo. De Magistris avvertiva che era pronto un comitato d'affari solido e radicato che avrebbe gestito quei fondi in ambito massonico-politico-mafioso.Non è un caso che il primo grattacapo per Berlusconi sia arrivato dalla Sicilia ed il secondo, con l'affaire Noemi (dietro quello scandalo molti sostengono che ci sia un più serio affaire di segnali e di connivenze con chi a Casoria ed in quelle terre comanda) dalla Campania. E' il Sud non delle genti, ma delle cosche e dei poteri forti che non vuole accettare il nuovo corso anti-mafia e ricorda a Berlusconi pregressi contatti e patti che hanno permesso, nel Sud e soprattutto in Sicilia, di facilitare, con gli en plein di deputati in Sicilia, l'ascesa al potere del Presidente del Consiglio. D'altronde non sfugge ad attenti osservatori che buona parte della classe dirigente del Pdl è sottoposta a processi inquietanti: Landolfi, Bocchino e Vizzini non sono comparse della Pdl ma sono i volti del potere ex An ed ex FI che costituiscono l’ ossatura della Pdl nel Sud.Con i dovuti aggiornamenti Forza Nuova ritiene che la giusta strategia contro le mafie sia quella adottata dal Prefetto Mori tra le due guerre e che vide lo Stato Italiano assediare la mafia nelle sue città tagliando ogni tipo di aiuto fino a bloccare l'erogazione di acqua e elettricità. I siciliani, che contavano sui mafiosi per essere protetti, si accorsero che quegli uomini erano impotenti ed iniziarono ad abbandonarli.Oggi dobbiamo impedire che i soldi destinati al Sud vadano ad ingrassare il ventre sempre più famelico di questo mostro; anche perché le statistiche ci ricordano che la 'ndrangheta, sempre in simbiosi con la Massoneria, è la più ricca mafia del mondo mentre la Calabria è la più povera regione d'Europa. Segno che costoro non pensano mai alla propria gente ma, anzi, sulla povertà e sull’ umiliazione della propria gente prosperano.