SIGNORAGGIO BANCARIO

SIGNORAGGIO BANCARIO

domenica 28 giugno 2009

SOLIDARIETA' ALL' IRAN

Vorrei esprimere la mia massima solidarietà al popolo iraniano ed al Presidente Ahmadinejad per i continui attacchi, subiti prima e dopo le elezioni, da parte di tutte le forze internazionali sedicenti democratiche e liberali.Da molto tempo si cerca di fomentare le opposizioni minoritarie negli stati non allineati alla politica occidentalista.Un’operazione di abile manipolazione mediatica ha inculcato nelle teste dell'opinione pubblica di tutto il pianeta che Ahmadinejad, legittimo presidente dell'IRAN (rieletto a stragrande maggioranza), fosse in netto calo di consensi e che l'affluenza di moltissimi giovani alle urne avrebbe quasi certamente garantito la vittoria del moderato Moussavi. Chiaramente tutto ciò si è dimostrato falso, tanto che, stante la grande affluenza, nessun sondaggio ne alcuna proiezione a spoglio iniziato hanno lontanamente confermato i proclami deliranti dello sfidante filo occidentale che a due ore dalla chiusura del voto si è persino dichiarato vincitore.
Ahmadinejad piace a pochi e in questi giorni ne abbiamo avuto la conferma. Tutti i media occidentali riportano a piena voce le parole dello sconfitto che ha definito le elezioni una farsa.Il bello è nel vedere come i media piangono la "morte" della democrazia in Iran, mentre si scordano che proprio in quel paese, nel 1951, fu democraticamente eletto a capo del governo un certo Mohammed Mossadeq, che fu però deposto da un colpo di stato, organizzato da inglesi e americani, a favore del molto più malleabile "Scià di Persia".
Mossadeq infatti era un grande statista, ma aveva commesso l'errore di nazionalizzare l´industria petrolifera iraniana, e questo non era certamente accettabile.Cosa c’è dietro ai fatti che stanno succedendo oggi in Iran?Attraverso una grandiosa adesione al voto, il popolo iraniano ha rinnovato il proprio legame ideale e religioso, di sangue e di suolo, ai principii della Rivoluzione Khomeynista, rieleggendo a presidente della Repubblica Islamica Mahmud Ahmadinejad: malgrado i continui e reiterati processi di ingerenza e di destabilizzazione contro l’integrità statuale iraniana, mossi dall'imperialismo sionistatunitense insieme ai propri sottoposti europei. Attraverso la partecipazione al voto e la conferma del percorso politico intrapreso, è stato smascherato il meschino tentativo neocolonizzatore che vuole un Iran allineato allo strapotere sionista nel Medio Oriente e nel contempo preziosa risorsa per gli utili delle multinazionali energetiche.E' in corso un’azione eversiva manovrata dal potere mondialista che vuole conquistare nazioni chiave e non tollera la politica di Ahmadinejad volta a una controffensiva politica e culturale contro il sionismo internazionale. I sostenitori di Moussavi non sono semplicemente "quattro gatti": sono quattro gatti ben finanziati e istruiti da chi tenta di utilizzarli per garantirsi un maggior controllo sulla politica interna del paese.A chi si fa portatore di odio dietro la falsa maschera della libertà e della democrazia voglio rispondere con le parole di Khamenei tratte da un suo discorso post elettorale :"Quel che è peggio per me da commentare sono le affermazioni fatte da alcuni politici americani in nome dei diritti umani e della libertà. Hanno detto di essere preoccupati per la nazione iraniana. Cosa? Siete seri? Sapete cosa sono i diritti umani? Chi ha portato la guerra in Afghanistan? Le guerre e gli spargimenti di sangue che stanno massacrando l´Iraq sotto gli stivali dei loro soldati? In palestina? Chi ha spalleggiato i sionisti? Anche dentro l´America, durante l´era Clinton, 80 persone furono bruciate vive a Waco. E adesso ci venite a parlare di diritti umani? Bene, credo che i leader di UE ed America dovrebbero vergognarsi, e smetterla di dire certe cose. La repubblica islamica appoggia le popolazione oppresse di Iraq, Afghanistan e Palestina. Noi appoggiamo tutti quelli che sono oppressi, noi stiamo portando la bandiera dei diritti umani, che è portata in questo paese dall´Islam. Non abbiamo bisogno dei vostri consigli sui diritti umani."Viva l'Iran della Rivoluzione antioccidentalista ed antisionista

Pierpaolo Giuri
Forza Nuova Nardò Cuib Nicola Bombacci

giovedì 25 giugno 2009

La libertà religiosa nelle città rosse

Livorno, Venerdì 19 giugno 2009,
cori e bestemmie contro la processione dei pellegrini che da tutta la Toscana ieri mattina si sono ritrovati in piazza delle Carrozze, a Montenero, per partecipare alla messa in rito Tridentino a mezzogiorno, nel santuario della Madonna di Montenero. Espressioni blasfeme, in­giuriose ed irriguardose al corteo in preghiera e ai sacerdoti che lo accompagnavano in preghiera.Protagonisti dell'agguato una ven­tina di livornesi appartenenti, secondo le forze dell'ordine, alla sinistra antagonista. Sono stati tutti identificati. I fedeli sono partiti alle 11.15 da Montenero basso per raggiungere il santuario. Ma sono stati insultati. Ingiu­rie, espressioni blasfeme, offese contro la processione religiosa. I contestatori non si sono limitati ad offendere verbalmente i fedeli, urlando bestemmie e frasi ingiuriose dando dei «fascisti» ai credenti che partecipavano all'iniziativa, ma hanno cercato di rallentare la processione. E se non fossero intervenute le forze dell'ordine non è escluso che l'aggressione verba­le avrebbe lasciato spazio all'attacco fisico. L'intervento dei carabinieri e della polizia richiesto dagli organizzatori ha scongiurato il peggio. I fedeli sono entrati nel santuario. I carabinieri hanno vigilato sulla iniziativa religiosa e la messa è stata officiata senza parti­colari problemi con il piazzale del Santuario «sorvegliato speciale».
Protagonisti di un episodio condannato dalla curia vescovile e de­finito «Un gesto ignobile ed inci­vile che non ha permesso il sereno svolgersi della celebrazione religiosa», un gruppetto di giovani livornesi che, secondo gli accertamenti dei carabinieri, appartengono alla sinistra antagonista. Una ventina di persone che sono state identificate: non sono scattate al momento denunce. Il gruppetto ha abbandonato alla fine la piazza spontaneamente.I fedeli non avevano comunque accolto la provocazione per non turbare un evento storico. Per la prima volta dopo ben 40 anni e a due anni di distanza dal motuproprio «Summorum Pontificum» emanato dal Papa Benedetto XVI, è stata organizzata l'iniziativa religiosa celebrata alla presenza di monsignor Tardelli, su invito del vescovo Simone Giusti, che prevedeva la celebrazione della Santa Messa in latino secondo il rito di San Pio V. I pellegrini convenuti da tutta la Toscana hanno partecipato alla processione nella quale è stato recitato il Santo Rosario: è durante la processione si è verificato l'agguato.L'evento religioso è importantissimo, il primo nel suo genere in Italia ed è stato organizzato dal Coordinamento Toscano "Benedetto XVI" e da Livorno Credente. La Santa Messa solenne è stata officiata con assistenza pontificale di monsignor Fausto Tardelli, vescovo di San Miniato, secondo il Messale Romano del 1962.«Un episodio di intolleranza che offende la tradizione di una città aperta e multiculturale», si legge nel comunicato della diocesi che specifica: «I veri livornesi sicuramente non sono coinvolti in un affronto così vile e inammissibile e da esso prenderanno pubblicamente le distanze». Il vescovo monsignor Simone Giusti ha preferito affidare all'ufficio stampa la riflessione su un episodio che offende la città.

Maria Nudi

martedì 16 giugno 2009

SIGLATO A ROMA IL PATTO D'AZIONE TRA FORZA NUOVA E IL MOVIMENTO NAZIONALPOPOLARE















Il giorno 13 giugno, I dirigenti del Movimento Nazional Popolare Rutilio Sermonti, Nicola Cospito, Massimo Tirone , Adriano Rebecchi, si sono incontrati, presso la segreteria nazionale di Forza Nuova in Via Cadlolo a Roma, con Roberto Fiore, Gianguido Saletnich, Gianni Correggiari e Gianluca Costa e hanno concordato un Patto di unità operativa su tutto il territorio nazionale.
Gli obiettivi di suddetto patto sono:

* costruire in tutta Italia un' opposizione sociale e nazionale, alternativa al centro destra e al centro sinistra;
* costruire una classe politica forte e preparata attraverso l' istituzione di una scuola di formazione permanente;
* cooperare fattivamente già da oggi in tutte le iniziative politiche e di lotta
* costituire un solido punto di riferimento e di richiamo per tutte le comunità militanti sparse sul territorio nazionale che vogliano contribuire al potenziamento di un grande movimento unitario


Il patto unitario di azione tra Forza Nuova e il Movimento Nazional Popolare, oltre a costituire un fatto importantissimo, è un primo passo decisivo per riposizionare e riorganizzare sul fronte dell'alternativa tutte le energie disponibili a battersi sotto le bandiere della nostra migliore tradizione politica per lo Stato dell'Ordine e della Giustizia Sociale.
I convenuti si sono dati appuntamento per un grande convegno da tenere presto a Roma sul tema dello "Stato Nuovo", alternativo alle concezioni liberali.

Roberto Fiore ha colto l' occasione per ringraziare Rutilio Sermonti per essersi presentato sotto la bandiera di Forza Nuova alle elezioni per il rinnovo della Presidenza della Provincia di Latina.

mercoledì 10 giugno 2009

COMMENTO SULLE ELEZIONI E DECISIONI DELLA SEGRETERIA

ELEZIONI EUROPEE

Forza Nuova raccoglie in 4 circoscrizioni circa 150 mila voti.Il risultato è superiore circa del 50% a quello delle elezioni politiche del 2008.Considerando appunto l’ assenza della Circoscrizione Isole Forza Nuova raccoglie lo 0,6%Il centro Italia si rivela leggermente più forte del resto del Paese ma sembra che sia nord che sud vadano conformandosi al centro. Emerge chiaramente che le province e le città dove il lavoro politico è stato costante, visibile intelligente ed efficace i voti crescono fino a superare l 1% a Piacenza (1,5%) Lodi ( 1,2%) Benevento (1%) Chieti 1,2%. Sono molti i centri dove FN ottiene alte percentuali. Ma spiccano con il 10% e più Atessa (10%) San Leucio nel Sannio (12,8%). Un risultato ottenuto in condizione sfavorevoli se pensiamo che:

1) il voto era “perso” vista l’ impossibilità di superare lo sbarramento
2) la Lega al Nord e il PDL in tutta Italia vivono ancora una fase di luna di miele

La Fiamma tricolore grazie ad una simbolo “attraente” raccoglie lo 0.8%. La Destra tracolla e in coalizione con Pensionati, Pionati e MPA ( nonostante il grosso risultato autonomista in Sicilia) non raccoglie voti dando un grave colpo alla credibilità del partito.Sul fronte delle preferenze Roberto Fiore raggiunge , superando l’ alto numero ottenuto 5 anni fa, 20 mila preferenze ( senza poterne raccogliere chiaramente in Sicilia e Sardegna). Nel centro Italia Fiore raccoglie oltre 6mila e Romagnoli poco più di 3mila.

AMMINISTRATIVE

Le elezioni amministrative confermano l’ incapacità di Forza Nuova di conquistare seggi dove vige lo sbarramento: dove il lavoro è stato metodico, intelligente e efficace i risultati si ottengono. Lodi si conferma la prima provincia con il 2, 1%, Piacenza raddoppia il risultato delle comunali di un anno fa e arriva anch’ essa al 2%. Perugia va al 1, 5%. Brescia si conferma a poco meno dell’ 1% come una delle province dove forza militante e risultato elettorale vanno di pari passo.Risultati buoni a Senegrò 7, 8% (CO), Veniano 4,8% (CO) Druento 3,5%(TO) Montella 3,8% (AV) San Severo 1, 4% Corciano 2, 2% (PG) Casalpusterlengo 2,4%(LO).

Viene eletto un consigliere nei seguenti comuni:

Salgareda (TV)
Caluso (TO)
Rometta (ME)
San Martino in Strada (LO)
Melizzano (BN)

Sotto i 1000 abitanti Forza Nuova prende

3 Consiglieri a Montebello Sul Sangro (CH)
2 a Dizzasco (CO)
1 a Montecucco (AT)

Forza Nuova quindi non spicca il volo ma consolida la sua presenza e cresce dove il lavoro è stato proficuo. Le alleanze d’area, salvo in un caso (Perugia), non raggiungono il risultato che si sperava.

Forza Nuova deve proseguire nel cammino di un intransigente forza radicale sociale e nazionale contraria all’ immigrazione sfuggendo alle classificazioni di destra ed estrema destra che hanno sempre meno presa nel mondo d’oggi. Forza Nuova deve fortificare la propria immagine di forza tradizionalista ma fortemente rivolta verso il futuro.

1) Sono troppe le province dove non ci sono sezioni e referenti di FN. Sarà istituita una task force che ha come obiettivo la creazione di referenti credibili e di sezioni operative nelle zone dove non esiste nulla. Questa operazione porterebbe il Movimento ad un fisiologico incremento di militanti, quadri e di elettori.
2) Forza Nuova deve proseguire nell’ operazione di rafforzamento della nuova immagine forzanovista. La stampa forzanovista ed i siti saranno riordinati secondo questa logica.
3) Con l’ avvicinarsi dell’ appuntamento elettorale dell’ anno prossimo FN deve individuare entro l’ estate i candidati alla presidenza della Regioni. E’ ovvio e logico che i candidati alla presidenza dovranno essere coloro che hanno conseguito risultati in quest’ ultima tornata: Lo stile di campagna da scegliere sarà quello sobrio , dinamico e chiaro che ha portato risultati buoni in alcune zone.
4) rafforzamento della linea politica che vede Forza Nuova alternativa a Pdl e Lega. Nelle regioni del Nord, le sezioni e le federazioni devono sforzarsi di denunciare la ormai evidente contraddizione fra i programmi enunciati da un partito come la Lega e la effettiva situazione delle città del Nord governate da questo partito.
5) forte attenzione va tenuta sul grande problema della moralità nella politica. E’ certo che nei prossimi mesi la questione morale riesploderà e che gran parte della corruzione politica si radica in ambito regionale.
6) Assieme alla questione immigrazione che rimane nella grande parte del territorio la questione numero 1, va posta forte attenzione alle questioni sociali. Lavoro , casa povertà delle famiglie, agricoltura e piccola impresa devono essere i capisaldi dell’ azione politica.

La segreteria nazionale ritiene quindi di dover immediatamente convocare un ‘assemblea programmatica per sabato 11Luglio in una località del Centro Italia che sarà presto reso nota.Saranno convocati segretari di sezione, coordinatori provinciali e regionali, consiglieri del movimento ed esponenti qualificati che hanno aderito al movimento negli ultimi tempi.

Inoltre convocherà entro la fine di Giugno l’ Ufficio Politico per avviare:
un’ immediata ristrutturazione del sito
il riavvio del Megafono
La riforma nelle funzioni e nella composizione dello stesso Ufficio Politico.

La Segreteria Nazionale

venerdì 5 giugno 2009

ELEZIONI EUROPEE; INIZIAMO BENE!

Dall' Olanda i primi risultati: vince la destra radicale!
Questi i primi risultati delle Elezioni Europee registrati in Olanda dove i seggi si sono chiusi ieri alle ore 21.00.
Il primo partito resta quello dei Cristiani Democratici con 5 seggi, 2 in meno del 2004, i Laburisti passano da 7 a 4 seggi, i Liberali del VVD 3 seggi, i Liberal D66 3 seggi, 2 seggi ai Socialisti, Verdi e Partito Cristiano.
Il vero vincitore è il Partito per la liberta' olandese, formazione di estrema destra, anti-islamico che si oppone all'ingresso della Turchia in Europa, conquistando il 16.9% dei voti con 4 seggi.
Gli olandesi con questo voto dicono NO all'Europa dei burocrati, all'Europa delle banche, all'Europa dei pedofili, ad una Europa liberale che vuole essere sottomessa a tutto e a tutti tranne al volere di quei cittadini Europei che l'hanno eretta e difesa con l'Aiuto di Dio e la sostengono col duro lavoro quotidiano.


AVANZA LA NUOVA EUROPA, SEGUILA!
SABATO E DOMENICA, ALLE ELEZIONI EUROPEE




E SCRIVI: FIORE, PANZICA, LEGA.

giovedì 4 giugno 2009

Europee, Fiore:"Certi partitini vero voto utile"

"Il vero voto utile sta nel votare taluni "partitini" o come Berlusconi li vuole chiamare. Certi "partitini", infatti, sono normalmente molto più disinteressati e svincolati da logiche spartitorie e consociative di potere.Il mio, ad esempio, ne è completamente libero. Non è difficile capire come mai Pdl e Pd si siano mostrati e continuino a mostrarsi in disaccordo su tutto tranne che sullo sbarramento al 4%:due grandi consorterie, meno possibilità di confronto e controllo democratico per i cittadini sull'operato della politica.E' stupefacente come il Premier, nonostante il suo partito a suo dire navighi in ottime acque, si preoccupi dei voti che andranno ai "partitini": forse l'ingordigia fa si che di potere non si sia mai sazi."afferma il Segretario ed eurodeputato di Forza Nuova Roberto Fiore.

martedì 2 giugno 2009

Terremotati o "clandestini"?

L'AQUILA : Le più spaventate erano le famiglie di filippini nelle tende della fila numero uno. "Adesso ci mandano via tutti, noi stranieri. Adesso ci picchiano. Adesso scoppia la guerra". Donne e bambini si sono chiusi nelle tende, hanno abbassato anche i teli delle finestrelle che permettono di respirare. In silenzio, ad ascoltare le urla che arrivavano dal campo, dicendo anche ai bimbi di stare zitti, per fare finta di non esistere. Erano le otto di sera di lunedì e la "guerra" era scoppiata da un'ora. "Un ragazzo romeno, 15 anni, grande e grosso, ha picchiato un bambino italiano di dieci anni. E' successo davanti al gazebo dei clown". Urla, spintoni, minacce, con i romeni da una parte e gli italiani dall'altra. "Il ragazzo romeno ha picchiato anche la zia del bimbo italiano, che si era permessa di sgridarlo. Il padre del bambino picchiato si è messo a cercare l'altro padre e per tutta sera gruppi avversi si sono inseguiti nel campo". Sono arrivati i carabinieri e i poliziotti, si sono messi in mezzo e sono riusciti a evitare il peggio. "Andate a casa vostra - gridavano gli italiani - voi che non siete aquilani. In città non vi avevamo mai visto, da dove siete arrivati?". "Siamo in regola, paghiamo i contributi. Voi siete solo dei razzisti".
Una tregua è stata trovata solo alle 11 della sera, ma la paura è che basti un altro cerino acceso per incendiare tutto. Alle 2 di notte un altro romeno è stato denunciato per tentata violenza sessuale. Ha cercato di baciare una ragazza italiana. "Ormai da molti giorni - raccontano Cristina e Fabiana - si sentiva che la rabbia verso gli stranieri stava crescendo. E' bastata una scintilla e la tensione è salita alle stelle".
La tendopoli di piazza d'Armi, la più grande, è il nuovo "centro storico" dell'Aquila. Ci sono i tossicodipendenti che prima andavano al Sert, ci sono gli ospiti psichiatrici di una comunità. Ci sono, su 1400 persone, 390 extracomunitari, fra i quali 173 romeni, 93 peruviani, 78 filippini. Già in passato ci sono state tensioni. "Nella tenda vicino alla nostra - raccontano Maria e Vincenzo, madre e padre del bambino picchiato - la settimana scorsa i romeni hanno tirato fuori i coltelli. Sono centinaia, qua dentro. Sono arrivati anche da Roma per mangiare gratis. Fanno i terremotati sperando di avere una casa e dei soldi. Il censimento? Non vale nulla. I romeni si scambiano i cartellini di riconoscimento e di notte entrano da un buco che c'è nella rete. Per capire quanti sono, vada in mensa all'ora di pranzo o di cena. Sono quasi tutti forestieri. Debbono andare via tutti, questi stranieri. Se proprio vogliono tenerli, li mettano in un campo a parte e ben sorvegliato. Gli italiani sono con noi".
Il maresciallo dei carabinieri, subito dopo la rissa, ha detto ai romeni che dovevano andare via, in un altro campo. "Siamo in regola, terremotati come tutti gli altri, e non ci muoviamo da qui". Il responsabile della tendopoli, Gian Marco Venturoli, ha cercato di mediare. Ha chiesto alla famiglia italiana se poteva accettare un trasferimento in albergo, e la famiglia ha detto sì. "E così siamo noi ad andare via e i romeni resteranno qui a fare danni. Sono diventati i padroni a casa nostra. Il nostro bambino, dopo l'aggressione, ha un occhio nero e non vuole più parlare, nemmeno con noi. Andiamo via perché qui non si vive più. Abbiamo saputo che c'è anche un pedofilo, in questa tendopoli. I politici che sul terremoto fanno tante chiacchiere vengano ad abitare qui per qualche giorno. I delinquenti arrivati dalla Romania fanno di tutto e se tu protesti ecco la loro carta segreta: "sei un razzista", ti dicono subito. Ma noi vogliamo soltanto rifiutare le prepotenze".
"Sono state ore molto pesanti - dicono Cristina e Fabiana - Gli italiani da una parte, i romeni dall'altra. Ma noi italiani ci siamo divisi subito. Da una parte chi gridava "delinquenti andate via", "non potere venire a fare i vostri comodi a casa nostra" e dall'altra quelli come noi che cercavano di fare ragionare. Siamo tutti sotto pressione, siamo stanchi di questa vita, ma l'unica cosa che non ci serve è il razzismo. Lo sapete tutti che anche noi siamo stati emigranti in mezzo mondo. Restiamo uniti per avere, tutti, una vita più decente".
"Questo - dice Demetrio Egidi, capo della Protezione civile dell'Emilia Romagna, che guida la tendopoli - è un campo troppo grande e molto delicato. Il razzismo purtroppo non mi stupisce, perché è dentro il Paese, dunque anche in una tendopoli, dove i contrasti sono più forti perché si vive male. Noi abbiamo rassicurato tutti: vogliamo la convivenza e cerchiamo di spianarle la strada. Certo, lavorare in un campo con 1400 persone e 26 etnie diverse, non ci aiuta".
Nei prossimi giorni arriveranno i condizionatori e i teli per fare ombra alle tende. Ma per ora, nelle tende c'è "puzza di gatto morto", per l'erba dell'ex campo da calcio marcita sotto i teli. E il caldo non aiuta certo a calmare questa guerra fra poveri.

Tratto daRepubblica.it