SIGNORAGGIO BANCARIO

SIGNORAGGIO BANCARIO

venerdì 31 dicembre 2010

Forza Nuova: crisi profonda e percorso di rinascita

Gli Italiani sono stati costretti a concentrarsi per mesi su quello scontro interno al centrodestra che non significa pressochè nulla se si considera la totale identità di vedute delle due ali in lotta. Anche se la motivazione nascosta della rottura di Fini potrebbe essere la nuova dinamica di rapporti Russia Italia, cosa che noi abbiamo visto con intresse in tempi lontani e non sospetti,il quadro generale vede due forze, quella rappresentata da Belusconi e quella rappresentata da Fini, che hanno avuto uguali responsabilità nel caos Italiano, sintetizzabile in “più immigrazione e mafia meno ricchezza e posti di lavoro”. IN EUROPA L' Irlanda è stata piegata al volere del FMI che impone un ipoteca sulla gran parte dei fondi pensione, ultima salvaguardia sociale ancor in piedi nel paese celtico. Il popolo irlandese scende in piazza con vigore e decreta la fine del sistema partitocratico, distinguendosi per la radicalità delle sue scelte: la gente si organizza economicamente uscendo dai circuiti bancari, rispolvera le vecchie munizioni della lotta anti inglese e le donne come ubbidienti ad una ricerca profonda di libertà fanno più figli( la stessa curiosa ma positiva reazione ha avuto luogo, in questi ultimi mesi in Islanda). Ma mentre il resto dell' Europa Occidentale mostra di non avere la forza per emergere dalla grande impasse, l' Europa dell' est continua a essere foriera di sorprese. Tentativi di includere questi paesi nella logiche immigratorie falliscono miseramente, pressioni mediatiche e dei poteri forti per imporre “modelli diversi di famiglia” vengono accolti furiosamente dalla gente. Il liberalismo non penetra come da noi, i popoli al di là degli schieramenti difendono l' identità cristiana e nazionale. In Italia la protesta violenta gestita dai centri sociali ripercorre lo schema di sempre: violenze nei confronti del bene pubblico, ( compreso uno sventato attacco ad una sede di Forza Nuova) arresti e scarcerazioni immediate ( il favoritismo della magistratura romana verso l' estrema sinistra dura da 40 anni) con audience al massimo, grazie a Santoro. Qui non si simpatizza con un regime che spesso utilizza le forze dell' ordine in modo politico e vessatorio ( vedi la Questura di Milano nei confronti di FN durante l'ultimo anno) ma non ci si riconosce minimamente nei centri sociali e in chi, come10 o 30 anni fa, si muoveva, non al fine di mobilitare il popolo verso una giusta liberazione, ma al fine di creare lo stesso clima di odio che un tempo favori la DC e oggi finisce per favorire Berlusconi. Le proteste sociali cresceranno, con tutto il proprio vigore, con forza direttamente proporzionale all' aumento della disoccupazione e della crisi. Forza Nuova è preparata ( e l'assise romana lo ha dimostrato) ad iniziare un cammino di autentica rivolta sociale I settori più caldi sono: 1)l' immigrazione al nord con città come Brescia che hanno il 45 % di scolari extracomunitari, 2)i problemi della scuola e dell' Università con una gioventù senza più direzione, e condannata allo stato di precarietà permanente 3)la chiusura costante di tante piccole imprese che dopo aver tagliato personale e spese sono costrette ad arrendersi: la vergogna delle delocalizzazioni operate da imprenditori senza scrupoli che affossano le proprie aziende non in perdita 4) il sud d' Italia sempre più incline a sfuggire alla morsa rappresentata da potere politico e mafia. Una mafia che continua a uccidere e a devastare il territorio con il suo traffico di rifiuti o più direttamente con i 180 attentati registrati in un anno sulla Salerno/ Reggio Calabria Ma forse lo scandalo degli scandali su cui esploderà la protesta popolare è la gestione allegra del potere da parte di quel centrodestra che doveva rappresentare il buon governo. Lo scandalo P3 e degli appalti ad essa legati, i legami emersi nello scandalo Mockbel con settori della Lega e di AN, ma soprattutto lo sconcio della gestione clientelare di Alemanno a Roma gridano vendetta al cielo. Qui l' estrema sinistra non si muoverà perchè un onda lunga di inchieste porterebbe alla luce le consulenze ricchissime e i favori di cui usufruiscono i capi dei centri sociali e la rete di connivenze che impedisce la chiusura di quei centri di morte come il Leoncavallo( un ragazzino di 17 anni morto lì per overdose). Forza Nuova in questi giorni continua ad aggregare uomini e donne dell' area nazional popolare, uomini e donne consci che la grande battaglia si sta avvicinando. E tanti cittadini comuni entrano nelle nostre fila nonostante mai sia stato tanto assoluto il silenzio mediatico nei nostri confronti. Segno che si sente già nell'aria l' odore acre della battaglia. E come scrisse un ignoto combattente nella sua cella, dopo la notte viene l' aurora. E la nostra sarà quanto mai bella.






On Roberto Fiore

martedì 30 novembre 2010

Università, Forza Nuova con gli studenti

La direzione nazionale di Forza Nuova interviene a proposito degli scontri di questi giorni e delle proteste portate avanti dagli studenti: "gli studenti che in questi giorni si stanno mobilitando contro la Riforma Gelmini hanno pienamente ragione:tra di loro anche i giovani di Lotta Studentesca sono protagonisti di proteste pacifiche e propositive. I soli responsabili delle violenze sono i Ministri che insistono nel tagliare, Tremonti e Gelmini, incuranti delle legittime rimostranze giovanili. Gli studenti lottano per il loro futuro, un futuro che si vedono negato ottusamente da un esecutivo in inarrestabile fase di declino. " Francesco Mangiaracina di Lotta Studentesca continua: "vogliamo l'immediato ritiro del ddl Gelmini, e non per difendere la scuola dei baroni ma per rivoluzionarla completamente. Questa riforma infatti non attacca minimamente il potere dei baroni, ma anzi ne crea di nuovi e più potenti tramite il potenziamento dei Consigli d'Amministrazione composti per lo più da privati."

mercoledì 17 novembre 2010

DESTRA INNOCENTE !!!



I giudici della Corte d'assise di Brescia hanno assolto tutti cinque gli imputati per la strage di piazza della Loggia del 28 maggio 1974 che causò 8 morti e oltre 100feriti.
L'asoluzione è stata decisa in base all'articolo 530 comma 2.
Al termine della loro requisitoria, il procuratore aggiunto Roberto Di Martino e Francesco Piantoni avevano chiesto la condanna all'ergastolo per gli ex ordinovisti veneti Delfo Zorzi e Carlo Maria Maggi, per l'ex collaboratore dei servizi segreti Maurizio Tramonte e il generale dei carabinieri Francesco Delfino. Era stata invece chiesta l'assoluzione per l'ex segretario dell'Msi Pino Rauti.

venerdì 29 ottobre 2010

PROPOSTA DI LEGGE SULL'ABOLIZIONE DELLA PENSIONE DEI PARLAMENTARI


21 settembre 2010, proposta di legge per eliminare la pensione ai parlamentari dopo soli 5 anni di legislatura.
Presenti 525: 5 astenuti, 22 SI all'abolizione della legge, 498 hanno detto NO all'abolizione.
Così hanno votato i deputati della nostra penisola del grande salento:
L' unico ad aver votato SI è stato l'on. Zazzera (IDV) mentre i restanti onorevoli hanno votato NO: Barba (PDL), Bellanova (PD), Franzoso (PDL), Lisi (PDL), Lazzari (PDL), Patarino (FLI), Ria (UDC), Sardelli (MISTO), Vitali (PDL), Vico (PD).
Non hanno votato in quanto in missione (quindi assenti) Leone (PDL), Gaglione (MISTO), Fitto (PDL), Mantovano (PDL).

I parlamentari d'ogni colore politico, nonostante tutto continuano ad aumentarsi gli stipendi, ad autoassegnarsi privilegi d'ogni sorta, a rafforzare ogni giorno di più la loro posizione di casta di privilegiati, non curandosi per niente dello sgretolamento sia economico che sociale della nostra povera Italia. La nostra classe dirigente che dovrebbe essere garanzia di pulizia ed onestà si dimostra ancora una volta un branco di papponi e corrotti.
Forza Nuova ritiene che l'unica risposta sia una classe politica giovane pulita e coraggiosa, che abbia a cuore solo l'intersse della nostra nazione, una classe politica che non si venda e non si prostituisca, e che possa credere e dare onore e dignità alla nostra Italia.
Forza Nuova Sannicola

domenica 24 ottobre 2010

NUCLEARE: BOLLETTA PIU' CARA PER GLI ITALIANI CON L'ELETTRICITA' DA ATOMO

ANSA - Potrà pesare sulle tasche degli italiani la svolta italiana verso il nucleare. A sottolineare il rischio di bollette più care è uno studio, conti alla mano, presentato dal presidente della Fondazione per lo sviluppo Sostenibile ed ex ministro dell’Ambiente, Edo Ronchi, a Montalto di Castro, nell’alto Lazio. «Sul ritorno al nucleare i conti non tornano» ha detto Ronchi. L’elettricità prodotta da centrali nucleari costa 72,8 euro a a Megawattora (MWh), il 16% in più – rileva l’indagine – di quella prodotta da centrali a gas, 61 euro/MWh, e il 21% in più di quella da centrali a carbone, 57,5 euro/Mwh. «Il nucleare sarà quindi significativamente più costoso – ha osservato Ronchi – e non regge la concorrenza nè delle centrali a gas, nè di quelle a carbone. Su questo tema – ha auspicato – serve più trasparenza».

Lo studio ha messo a confronto otto studi recenti pubblicati fra il 2008 e il 2010 (Agenzia Nucleare dell’Ocse, Ufficio del Budget del Congresso Usa, Dipartimento dell’Energia Usa, Massachusetts Institute of Technology, Commissione Europea, Camera dei Lords, Electric Power Research Institute e Moody’s), e presentati sul periodico ‘Gazzetta Ambiente’. Che il nucleare non sia una fonte conveniente per i bilanci familiari «ne ha dato prova il Regno Unito negli ultimi 20 anni», scrive il docente di Politiche energetiche dell’ Università di Greenwich Steve Thomas sulla rivista Energia. Ma è in Italia che questa fonte derivante dall’atomo sembra essere ancora più cara, perchè il nostro Paese sconta la ripartenza da zero, nonchè la necessità di importare reattori «che non produciamo».

Inoltre per le caratteristiche del nostro territorio, e «le forti opposizioni locali», continua il rapporto della Fondazione, occorre considerare «tempi prevedibilmente più lunghi» di realizzazione delle centrali. Il costo per rispettare le direttive europee sull’abbattimento dell’anidride carbonica (Co2), ha infine osservato Ronchi, «non compenserà il gap economico che tra dieci/venti anni vi sarà tra il nucleare, peraltro di difficile realizzazione in Italia, e le altri fonti di energia.

E il programma nucleare italiano, con i suoi 100 terawattora (TWh) e 13.000 MW di nuove centrali entro il 2030, non può semplicemente essere aggiunto all’ esistente che comprende uno sviluppo delle rinnovabili (circa 100 TWh entro il 2020), di nuove centrali a gas e a carbone in costruzione o in fase avanzata di autorizzazione (almeno altri 10.000 MW entro il 2020), perchè la crisi economica e le politiche di risparmio e di efficienza energetica stanno configurando una futura crescita moderata dei consumi elettrici.

lunedì 18 ottobre 2010

FIERA DI SAN SIMONE

Alla cortese attenzione

del Sig. Sindaco del Comune di Sannicola Giuseppe Nocera

dell’ assessore con delega al SUAP Bidetti Stefano

Oggetto: Fiera di San Simone

Come ogni anno nelle giornate del 28 e 29 ottobre si ripete, nella nostra cittadina, la tradizionale fiera di San Simone, una delle più antiche di tutto il Salento, oramai considerata un'ottima vetrina per i vari commercianti, un'occasione di svago per la gente del posto e per i vari visitatori che vi accorrono e per proporre, con la manifestazione ”gusto in fiera”, prodotti tipici con degustazioni presso gli stand allestiti in piazza.

Negli anni, però, abbiamo riscontrato che in alcune bancarelle come anche in qualche stand non erano presenti i misuratori fiscali.

Questa cosa ci ha fatto insospettire se trattasi di aziende fantasma con il conseguente commercio di prodotti in nero.

Con ciò esortiamo l’Amministrazione Comunale a rilasciare le autorizzazioni solo a coloro in possesso delle iscrizioni al R.E.C. ed al R.E.A. e alle autorità competenti di effettuare i dovuti controlli.


Sannicola, 14 ottobre 2010

domenica 17 ottobre 2010

Lecce: militanti di Lotta Studentesca accerchiati e minacciati da antifascisti

Il Nuovo Quotidiano di Puglia


sabato 16 ottobre 2010
Oggi 16 Ottobre 2010, intorno alle ore 13:30, quattro militanti di Lotta Studentesca, movimento giovanile vicino a Forza Nuova, dopo aver effettuato un mormale volantinaggio di propaganda nei pressi del liceo scientifico "Banzi Bazoli" sono stati vilmente accerchiati da una quindicina di attivisti riconducibili presumibilmente al collettivo antifascista il "Caos".I soliti "democratici" e "amanti della libertà" hanno pensato bene, protetti da caschi, di impedire una lecita attività politica a chi ha un pensiero evidentemente diverso dal loro.Gli "antifascisti per caso", dopo aver accerchiato i militanti di LS, li hanno minacciati, spintonati ed insultati. Gli insulti più pesanti sono stati verso l'unica militante donna di Lotta Studentesca.Questo il loro concetto di democrazia, questa la loro propaganda di libertà.Sappiano, questi cani del sistema, figli di una società borghese e decandente, che Lotta Studentesca non cederà loro un passo e che, anzi, tornerà nelle strade e nelle piazze più forte e determinata di prima.
Ufficio StampaLotta Studentesca Lecce

martedì 12 ottobre 2010

Risposta in merito alla fiaccolata “Tutti siamo Teresa e Sakineh” No alla pena di morte


Ringraziamo innanzitutto le varie istituzioni per l’invito perpetratoci,
replicando che la nostra formazione politica non partecipa a manifestazioni che non sono altro che ingerenze negli affari interni degli stati.
Forza Nuova è per la salvaguardia della sovranità nazionale di ogni popolo, e come è contraria all'intervento militare in Afghanistan è contraria alle ingerenze in materia di costumi e di diritto in altri paesi, quindi come pretendiamo d’ essere padroni a casa nostra, rispettiamo le questioni in materia giuridica e sociale d’altri stati non prendendo posizioni, specialmente quando esse non sono equidistanti e non menzionano mai paesi filoatlantici come Arabia Saudita (le donne non possono votare ne prendere la patente, morte per adulterio, eec...), Cina (dove esiste la pena di morte all’ordine del giorno, anche per evasione fiscale) o Pakistan ( dove sono di origini pakistana gli abusi suddetti verso migliaia di donne vittime anche in Italia, vedi il caso Novi Ligure)
E’ in tal senso che avremmo preferito si fosse mossa la C.P.O., nel denunciare piuttosto le problematiche esistenti nel nostro paese riguardo la popolazione immigrata musulmana che sembra regolarsi con un proprio diritto anzichè quello italiano, e a trovare e proporre rimedi sociali e giuridici più efficaci per i sempre più numerosi casi di stupri, pedofilie, violenze domestiche perpetrate sia verso le nostre connazionali sia verso le donne immigrate.

Forza Nuova Sannicola

giovedì 7 ottobre 2010

Richiesta di chiarimenti in merito alla questione parcheggi sul lungomare Colombo a Lido Conchiglie

Domanda protocollata al Sindaco di Sannicola Giuseppe Nocera il 30 09 2010


lettera inviata da mittente anonimo:


mercoledì 6 ottobre 2010

Forza Nuova: la nostra posizione sullo scontro Fini-Berlusconi

Questo breve documento viene pubblicato in momenti di seria agitazione politica parlamentare dettata dalle controversie causate dallo scontro Fini-Berlusconi. La posizione di Forza Nuova è nota: l'equidistanza che ci separa dal Presidente della Camera Fini e dal Premier Berlusconi è evidente, essendo entrambi nella loro diversità parte consistente di quella bassa, affarista, personalistica politica che noi avversiamo. Su Silvio Berlusconi si è detto e scritto talmente tanto che la sua figura agli occhi di un lettore medio non può che essere chiara:parliamo di un politico i cui legami ed interessi sono risaputi. Sulla posizione del Presidente della Camera Fini, invece, taluni potrebbero avere dubbi ed illudersi di una sua quantomeno parziale "pulizia". Qualche ingenuo potrebbe leggere nelle recenti azioni di Fini una sorta di risveglio morale dettato da una coscienza non del tutto sporca. Ebbene, la storia dell´ appartamento monegasco di Boulevard Princesse Charlotte che ha coinvolto il Presidente della Camera Gianfranco Fini e la famiglia della di lui compagna Elisabetta Tulliani, conquistando il posto d´ onore nelle cronache estive, ha fatto emergere una vicenda che, dal 2007 ad oggi, i governi, sia di centro destra, che di centro sinistra, si erano preoccupati di nascondere con cura. Un vero e proprio scandalo che vede coinvolti imprenditori, partiti, mafia, che di comune accordo si sono spartiti 98 miliardi di euro evasi al fisco dal 2004 ad oggi. Per intenderci l´ equivalente di 3 leggi finanziarie e 6 volte il Pil di una nazione africana. Con il decreto ministeriale Siniscalco del marzo 2004 infatti viene istituita in Italia una concessione a diverse società private per il gioco "con partecipazione a distanza" riguardante circa 40.000 slot machines, sale bingo, scommesse. Sempre nel 2004 in una cena a Saint Marteen, nelle Antille Olandesi, si decide di assegnare una delle 10 concessioni disponibili alla Atlantis World Ltd. Alla cena partecipano l´ attuale presidente della Camera, Fini, il suo segretario particolare Francesco Cosimi Proietti, Francesco Corallo, figlio di un noto pregiudicato per associazione a delinquere e sospettato di spaccio internazionale e riciclaggio e Amedeo Labocetta, uomo di fiducia di AN in Campania. In linea con il decreto ogni slot machine, per essere in regola, deve essere collegata al SOGEI, il modem centrale che fa capo al Ministero delle Finanze, che raccoglie il volume delle giocate e calcola il prelievo erariale che le società concessionarie deve versare allo stato, che nello specifico è pari al 13%. Ogni macchinetta che non sia collegata al SOGEI deve essere dichiarata non funzionante e deve essere per legge chiusa in un magazzino. Ebbene su un totale di circa 40.000 slot solamente un terzo sono collegate al SOGEI, le rimanenti risultano non collegate. E´ proprio la Atlantis, il cui legale rappresentante è Labocetta, a dichiarare non collegati e chiusi in magazzino 26.858 apparecchi non funzionanti: un alto numero di apparecchi non funzionante,ma fino a qui niente di strano se non il fatto che le 26.858 slot machines vengono "dichiarate giacenti" nel magazzino di un bar di 50 metri quadri a Riposto, un paesino in provincia di Catania. La Guardia di Finanza comincia così ad accorgersi che forse gli apparecchi dichiarati non funzionanti, in realtà funzionavano, e che forse la percentuale sul volume complessivo delle giocate, invece di entrare nelle casse dello stato italiano sotto forma di gettito fiscale rimpinguava quelle di Corallo, Laboccetta e compagnia. Nel 2006 l´ allora ministro delle Finanze Vincenzo Visco istituisce,sul caso, la commissione di inchiesta New Slot, presieduta dal sottosegretario Alfiero Grandi. Il 23 marzo 2007, dichiarata la fine dei lavori della commissione, il rapporto non viene reso pubblico, il testo della relazione finale diventa introvabile e prima di scomparire definitivamente vengono per sicurezza eliminati dal documento originale tutti i riferimenti al coinvolgimento di persone appartenenti ad associazioni di stampo mafioso. Alla fine, anche la conferenza stampa della Guardia di Finanza viene bloccata "dall´ alto" e annullata. Ci si aspetta almeno la revoca ai concessionari ma neanche questo avviene; nella manovra finanziaria del 2008 infatti Prodi cambia i termini del contratto tra monopolio e concessionarie sulla chiarezza della trasmissione dei dati sulle giocate trasmesse. Come se non bastasse fra il clamore di maggioranza e opposizione nel 2009 l´ on. Cosimo Ventucci del Pdl presenta un emendamento al decreto legge sulle misure anticrisi per il condono fiscale di 90 miliardi di euro. Il condono non passa e adesso è la Corte dei Conti ad indagare, e indaga fra gli altri su Giorgio Tino, direttore dell´ Agenzia dei Monopoli ( che con Proietti ebbe una febbrile consultazione che portò all´ insabbiamento del tutto e alla nomina della sorella del Sindaco Alemanno alla vice presidenza dei Monopoli), e sulla consorte, Anna Maria Barbarico, altro dirigente dei Monopoli di Stato. Atlantis World Ltd deve ad oggi allo Stato Italiano 31 miliardi di euro. E la collusione tra imprenditori, mafia e alte cariche dello stato si evince nella faccenda dal fatto che l´ attuale amministratore della Atlantis James Walfenzao e Francesco Corallo sono gli stessi proprietari di una delle due società off-shore, la Printemps, che hanno approfittato della svendita dell´ appartamento di Boulevard Princesse Charlotte da parte del Presidente della Camera. James Walfezao, cosi come Tony Izelaar, proprietario della seconda off-shore coinvolta nell´ operazione monegasca, sono cittadini con doppia cittadinanza ( una è israeliana), che, in collaborazione con i vertici politici e con la criminalità organizzata, si rendono protagonisti della più grande ( per entità) truffa nei confronti dello Stato Italiano di tutti i tempi Questi fatti avrebbero dovuto portare tutti gli individui coinvolti ad essere incriminati per associazione a delinquere di stampo mafioso, oltre che per tutti i numerosi reati fiscali. Invece Atlantis continua ad operare indisturbata e a fare business. Emerge infine evidente di che tipo sono i contatto internazionali di Fini e di AN, che patti e che accordi abbia stretto e di che livello sia il suo collegamento con la centrale sionista internazionale e con i tentacoli della piovra mafiosa.

La Segreteria nazionale

giovedì 30 settembre 2010

L’ESPRESSO, SCHIFANI INDAGATO PER CONCORSO ESTERNO IN ASSOCIAZIONE MAFIOSA


ROMA, 30 SET – Il presidente del Senato Renato Schifani è indagato dalla procura di Palermo per concorso esterno in associazione mafiosa. Lo scrive il settimanale L’Espresso nel numero che sarà in edicola domani. Si tratta – precisa il settimanale – di un «atto dovuto» dopo alcune dichiarazioni ai magistrati di Gaspare Spatuzza e del pentito Francesco Campanella.

CONVOCAZIONE CONSIGLIO COMUNALE


COMUNE DI SANNICOLA
Prov. di Lecce
E-mail: affari.generali@comune.sannicola.le.it
http://www.comune.sannicola.le.it/
Tel. 0833/231430 – Fax 0833/233713
P.I. 01814520753 – Cod. Fisc. 82000550754


Si comunica che il Consiglio Comunale, convocato in seduta straordinaria di prima
convocazione per il giorno 30.09.2010 ore 17,30 presso la Sala Consiliare ed eventualmente
in seconda convocazione per il giorno 30.09.2010 ore 18.30, tratterà il seguente o.d.g. :
1) Approvazione verbali seduta precedente;
2) Art. 36 D.Lgs. 25.02.1995 n. 77 e successive modifiche. Salvaguardia degli
equilibri di bilancio. (Rel. Bramato)
3) Istanza Enel Distribuzione SPA per la concessione in uso di area comunale in
Lido Conchiglie per la realizzazione di nuova cabina di trasformazione MT/BT.
Determinazioni. (Rel. Bidetti)
4) Piano delle alienazioni e valorizzazioni immobiliari: Legge 133/2008. Triennio
2010-2012. Modifica ed integrazione delibera C.C. n. 12 del 30.06.2010. (Rel.
Bidetti)
5) Costruzione di una rotatoria sull’incrocio tra la S.P. 53 (Strada Prov.le per Alezio)
e la circonvallazione comunale. Riapprovazione progetto in variante al P.U.G. (Rel.
Bidetti)


Il Presidente del Consiglio
(Anselmo De Filippo)

ARRESTATO ASSESSORE DELLA LEGA.


Mazzetta da 15mila euro,
arrestato assessore della Lega
David Codognotto accusato di concussione.

VENEZIA - Come in un film. Aveva richiesto banconote tutte dello stesso taglio (100 euro), riposte in una busta di cellophane trasparente. Aveva lasciato la sua automobile aperta, sotto gli uffici comunali, in modo tale che venisse depositata sul cruscotto la mazzetta da 15 mila euro. Lui guardava dalla finestra e, con il telecomando, aveva chiuso la porta per mettere al sicuro il «bottino». Peccato che al film di David Codognotto— 32enne politico della Lega Nord, assessore comunale di San Michele al Tagliamento nella giunta di centrodestra guidata da Giorgio Vizzon—sia mancato l’«happy end». Quando è uscito dal Comune per intascare la bustarella ha infatti trovato ad aspettarlo gli agenti della Guardia di Finanza di Portogruaro, che gli hanno messo le manette ai polsi. La tangente era stata estorta all’associazione sportiva dilettantistica Lemene, collegata al Portogruaro Calcio di cui cura una parte del settore giovanile, con la minaccia di revocare un contributo e sfruttando la situazione di crisi della giunta. L’indagine non è finita, perché Codognotto aveva chiesto una seconda mazzetta di 20 mila euro: il sospetto degli inquirenti è che qualcun altro possa essere coinvolto.

mercoledì 29 settembre 2010

In manette il sindaco di Riomaggiore (PD), fondi pubblici per opere fantasma.....


Avrebbero fatto la “cresta” sui fondi comunitari e statali chiesti per sanare i danni provocati dal maltempo nel 2004 nel comune di Riomaggiore, il più grazioso delle Cinque Terre. E avrebbero pure fatto pressioni per scollare una minoranza arrabbiata che contestava atto amministrativo su atto amministrativo, pressioni forti tanto da fare ipotizzare una “concussione” sui generis. Sono questi i reati più gravi contestati, a diverso titolo, a Franco Bonanini, presidente del Parco delle 5 Terre, uomo del PD amato dal centrodestra, e al sindaco di Riomaggiore Gianluca Pasini, anche lui del PD, arrestati insieme ad altre 10 persone dalla squadra mobile della Spezia a conclusione di 9 mesi di indagini.

Un’indagine complessa, difficile, venata dalle calunnie sparse a piene mani da lettere anonime composte da un corvo che si è attivato proprio quando le indagini arrivavano al cuore della presunta associazione a delinquere. Calunnie terribili che coinvolgevano poliziotti e magistrati, membri dell’opposizione del paesino - perla considerato dall’Unesco patrimonio dell’umanità.

La storia di questa inchiesta sta nelle 900 pagine di ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip spezzino Diana Brusacà e composte da intercettazioni telefoniche (in una di queste Bonanini dice al suo interlocutore che per far cessare le indagini «chiederà al ministro Brunetta» di intervenire) e indagini bancarie e patrimoniali, accertamenti amministrativi e documenti tecnici. Una marea di carte la cui analisi ha portato alle ordinanze di custodia cautelare eseguite dalla Mobile.

Molti i reati contestati che vanno appunto dalla concussione alla truffa e tentata truffa ai danni dello Stato per un milione di euro, falso ideologico e materiale, calunnia e violenza privata e infine associazione a delinquere. Le indagini sono partite nei primi mesi del 2010 sulla base di alcuni esposti arrivati in procura che riguardavano la ristrutturazione definita abusiva di fondi e villette. Denunce e segnalazioni che si moltiplicavano tanto che il pool di magistrati della procura della Spezia che lavora sugli abusi ambientali ha iniziato a indagare delegando la squadra mobile della questura.

Trasversale e assolutamente bipartisan la solidarietà a Bonanini, che da sempre gode di stima e simpatia a destra come a sinistra: dal ministro Prestigiacomo al governatore della Liguria Burlando, da Realacci agli Ecodem, pdl e pd tutti si stringono attorno al “Faraone”.

Non manca, sul popolare social network Facebook, un gruppo che solidarizza con lui. Una solidarietà che arriva fin dentro al centro medico del carcere don Bosco, dove si trova Bonanini dalle 12 di oggi. Gliela riferisce il suo avvocato Marco Corini che con i messaggi di solidarietà e quelli di smarrimento gli ha portato anche la copia di istanza di scarcerazione presentata al gip.

domenica 26 settembre 2010

AUGURI AI 10 RILEVATORI DEL 6° CENSIMENTO GENERALE AGRICOLTURA 2010

COMUNE DI SANNICOLA
Prov. di Lecce
6° CENSIMENTO GENERALE AGRICOLTURA 2010
GRADUATORIA
SELEZIONE PUBBLICA PER SOLI TITOLI PER LA NOMINA DI
N. 10 RILEVATORI ESTERNI


N COGNOME NOME DATA di NASCITA RESIDENZA PUNTEGGIO
1 CALO’ ELEONORA 07/05/1984 SANNICOLA 16
2 SANCES DAVIDE 22/08/1982 SANNICOLA 16
3 LONGO PIER PAOLO 03/12/1982 SANNICOLA 16
4 CAPUTO GABRIELLA 03/01/1986 SANNICOLA 15,50
5 PALUMBO LORENZO 19/03/1986 SANNICOLA 15
6 SANCES GIACOMO 01/02/1986 SANNICOLA 15
7 GABELLONE ROSSELLA 07/08/1972 SANNICOLA 15
8 TALA’ MARIA CRISTINA 04/05/1975 SANNICOLA 15
9 NEGRO ELEONORA 01/07/1990 SANNICOLA 14 precede per età
10 NEGRO VERONICA 21/02/1989 SANNICOLA 14 precede per età

Sannicola, 24 settembre 2010
Il Responsabile dell’Ufficio Comunale Censimento
Antonia Palumbo
http://www.comune.sannicola.le.it/images/stories/graduatoria_censimento_agricoltura.pdf

mercoledì 22 settembre 2010

NIKI VENDOLA

Anagrafe Pubblica della Giunta regionale
Legge Regionale 20 giugno 2008, n. 15
“Principi e linee guida in materia di trasparenza dell’attività amministrativa nella Regione Puglia”
Deliberazione Giunta regionale n. 1125 del 4 maggio 2010


Presidente della Regione Puglia
Nome e Cognome NICOLA VENDOLA
Nato a Bari il 26/08/1958
Residente a Terlizzi (Bari)


INDENNITÀ, RIMBORSI E GETTONI DI PRESENZA PERCEPITI A QUALSIASI TITOLO DALLA REGIONE:


Importi MENSILI spettanti anno 2010
Indennità di mandato
(al netto di contributi, ritenute erariali,
addizionali regionali, premi assicurativi) € 4.133,40
Diaria € 6.490,73 (*)
Rimborso rapporto con gli elettori € 3.133,46
Gettoni di presenza ______//______
(per sedute Commissioni consiliari, altro)
(*) – di cui € 5.000,00 quale contributo volontario versato a favore del Movimento per la Sinistra


REDDITI DICHIARATI E INTERESSI FINANZIARI RELATIVI A CIASCUNO DEGLI ANNI DI DURATA DELL’INCARICO NONCHÉ ALL’ANNO PRECEDENTE E SUCCESSIVO ALL’INCARICO MEDESIMO:


Redditi riferiti all’anno precedente l’elezione a Presidente della Regione Puglia – IX Legisl.
anno 2009 € 174.022,00 (*)
(*) – di cui € 60.000,00 quale contributo volontario versato a favore del Movimento per la Sinistra

DONI, BENEFICI E VANTAGGI ASSIMILABILI RICEVUTI IN RAGIONE DELL'INCARICO ISTITUZIONALE:


• 1 PC portatile fornito dal Consiglio regionale e 1 PC portatile completo di sistema collegamento internet fornito dalla Giunta
• Telefono portatile con sistema di codifica per selezionare utenze private
• Quotidiani e riviste gratuite

Arrestato l'assessore regionale alla Sanità dell'Abruzzo, due senatori indagati per corruzione: TUTTI DEL PDL


Due onorevoli del Pdl iscritti nel registro degli indagati della Procura di Pescara. I senatori Paolo Tancredi e Fabrizio Di Stefano risulterebbero coinvolti nell'inchiesta che ha portato all'arresto dell'assessore alla Sanità della Regione Abruzzo, Lamberto Venturoni (Pdl), e dell'imprenditore Rodolfo Valentino Di Zio, proprietario della Deco, azienda del settore rifiuti.
CONTRIBUTI ELETTORALI - I senatori Tancredi e Di Stefano (vice coordinatore abruzzese) sarebbero indagati per corruzione. Secondo i Pm avrebbero chiesto e ottenuto dall'imprenditore Di Zio il versamento di , poi eletti il 6 giugno 2009, di Teramo, Maurizio Brucchi, e Pescara, Luigi Albore Mascia, contributi elettorali versati una decina di giorni prima delle elezioni. Mentre la Deco, proprietaria dei locali della sede regionale del Pdl a Pescara non avrebbe fatto pagare per un certo periodo l'affitto. A ciò si aggiunge che Fabrizio Di Stefano avrebbe chiesto e ricevuto da Rodolfo Di Zio «20 mila euro», con due bonifici distinti «accreditati in Napoli il 29 maggio e il 3 giugno 2009, al candidato al parlamento Europeo Crescenzio Rivellini, che ne girava 5 mila con proprio assegno a Di Stefano». Questo assegno risulta incassato da Di Stefano «in Chieti il 4 giugno 2009, su proprio conto corrente».
TERMOVALORIZZATORE - L'inchiesta ruoterebbe intorno al progetto di un impianto di bioessiccazione di rifiuti Tmb in località Carapollo da realizzare sui terreni della società pubblica di gestione dei rifiuti a Teramo, la Team. Secondo l'accusa Di Zio - in un periodo che va dal 2006 al 2009 - per realizzare senza gara di appalto il termovalorizzatore, avrebbe elargito denaro. Mentre l'assessore Venturoni avrebbe messo a disposizione la Team per riuscire nel progetto. L'inchiesta, si apprende a palazzo di giustizia è basata su intercettazioni dalle quali con acquisizioni mirate si è arrivati al sequestro di documenti e prove documentali. Venturoni, all'epoca dei fatti, era presidente della Team dalla quale si è dimesso nel novembre 2009. Undici mesi dopo essere stato nominato assessore alla sanità della neo Giunta Chiodi. L'assessore regionale è accusato di «appropriazione di risorse pubbliche, concretanti peculato, tutte funzionali al congegnato e sistematico piano di svuotamento per successiva acquisizione della Deco, delle utilità patrimoniali appartenenti alla Team, con lo scopo ultimo di far ottenere alla predetta azienda privata, senza il ricordo al metodo dell'appalto pubblico», «la costruzione e la gestione di un impianto di bioessiccazione di rifiuti a Teramo».
TENTACOLI MILANESI - Nell'inchiesta è citata anche la Ecodeco di Milano, alla quale sia Venturoni sia Di Zio avrebbero offerto, in cambio della cessione gratuita della tecnologia per l'impianto teramano, di essere «ammessa a partecipare della realizzazione di un impianto di incenerimento di rifiuti in Abruzzo», con l'affidamento diretto dell'appalto «ad una società a cui avrebbero partecipato tanto i Di Zio quanto la Ecodeco».
DUE ANNI DI INDAGINI - Le indagini sono durate circa due anni. Secondo gli inquirenti si tratta di una delle più grosse indagini mai fatte in materia sul territorio nazionale e certamente la più importante condotta dalla Procura di Pescara in merito ai rifiuti. Gli indagati stavano cercando di realizzare un inceneritore in Abruzzo. Gli arresti sono parte dell'inchiesta madre dalla quale è stato stralciato il provvedimento che nello scorso agosto mise agli arresti domiciliari l'ex assessore all'Ambiente della regione, Daniela Stati. Fonti della Procura hanno confermato che il numero complessivo degli indagati è di 10 persone a cui si aggiungono i due arrestati.


lunedì 20 settembre 2010

ANCHE NEL PARLAMENTO SVEDESE ENTRA DI DIRITTO L'ESTREMA DESTRA

La coalizione di centrodestra guidata dal primo ministro svedese Frederik Reinfeldt ha vinto le elezioni politiche di ieri, senza però raggiungere la maggioranza assoluta necessaria a formare da sola un nuovo governo.
La vera novità della tornata elettorale è l’ingresso in Parlamento per la prima volta dell’estrema destra, i ‘Democratici di Svezia’ (SD) di Jimmi Akesson, che con circa il 5,7% dei voti hanno superato la soglia necessaria (4%) a conquistare seggi, e ne ottengono 20.
Trentuno anni, capelli scuri, occhiali e abbigliamento all’ultima moda. L’estrema destra in Svezia non si presenta sotto la forma aggressiva di un vichingo biondo, ma nei panni di Jimmi Akesson, classe 1979, da cinque anni leader dei Democratici di Svezia (SD), il partito di estrema destra che si appresta a fare il suo ingresso storico in Parlamento.
Militante di SD dall’età di 15 anni, Akesson fu scelto nel 2005 per essere la figura di punta di un partito quasi inesistente alle elezioni precedenti. Alle legislative del 1998, SD aveva raccolto solo lo 0,37% dei voti, poi l’1,44% nel 2002. Ma nel 2006, sotto la guida di Akesson, l’estrema destra ha raggiunto il 2,93% e oggi ha superato la soglia del 4% necessaria a conquistare seggi in Parlamento. Con il suo look rassicurante, Akesson ha modificato la percezione che gli svedesi avevano dell’estrema destra, attenuando nettamente l’ombra del movimento Bevara Sverige Svenskt da cui gli SD sono usciti.
Nel 1995, quando quindicenne entrò nel partito, c’erano ancora militanti vestiti in uniforme nazista: «Oggi siamo diversi – ha detto in una recente intervista il giovane leader – e gli elettori lo vedono». Ma Akesson, nato a Solvesborg (nel sud della Svezia) dove è consigliere comunale dal 1998, non ha dimenticato i temi fondamentali del suo partito: l’immigrazione, la criminalità e i legami tra le due. «Tutti gli immigrati non sono dei criminali, certo, ma c’è una connessione», ha detto, rivendicando un «punto di vista conservatore» e sottolineando come le politiche in merito a immigrazione e criminalità siano «ciò che ci differenzia dagli altri partiti».

mercoledì 15 settembre 2010

Medici obiettori, la Puglia li esclude dai consultori ma il TAR dice NO!!!

BARI - «Impedire ai medici obiettori di andare nei consultori è incostituzionale e discriminatorio». E viola anche la norma sulla parità di trattamento nei rapporti di lavoro. A stabilirlo è il Tar che, con un’articolata sentenza di 28 pagine pubblicata ieri, ha annullato il provvedimento con il quale la Regione Puglia aveva posto uno sbarramento alla partecipazione nelle graduatorie dei consultori agli ostetrici-ginecologi obiettori di coscienza. E ha ordinato all’amministrazione di riaprire i termini per consentire agli obiettori di dare le loro adesioni.
Secondo i giudici della II sezione (presidente Amedeo Urbano, relatore Francesco Cocomile) la presenza o no di un medico obiettore è inifluente visto che comunque tutti devono attenersi ai principi della legge194/78 che prevede, ad esempio, anche la prescrizione di certificati per l’interruzione di gravidanza. Ma questa è cosa ben diversa dall’interruzione di gravidanza che comunque non potrebbe mai essere eseguita in un consultorio ma in una struttura autorizzata.
Per farla breve, non ci sarebbe motivo del contendere.
All’origine della decisione della Regione, presunte criticità legate al diverso comportamento assunto dagli obiettori. Una (gran) parte di essi (come ha chiarito la Regione in udienza), attenendosi alla legge, accettano di rilasciare i documenti «Ivg» alle donne, altri invece «si rifiutano di farlo - precisa la Regione - e spesso si rifiutano anche di inserire i «Iud» (spirali) ai fini contraccettivi e di prescrivere la contraccezione di emergenza (pillola del giorno dopo)».
Tuttavia, secondo i giudici, il mezzo per evitare tale «eventuale commissione di illeciti di rilevanza penale, disciplinare e/o deontologica» (dei medici, ndr), non può essere certo una clausola espulsiva e discriminatoria di un bando. A tal fine, il tribunale - rifacendosi a una giurisprudenza della Corte europea - assimila tale questione giuridica a quella di una clausola che preveda l’esclusione di ditte con particolari caratteristiche.
Cosa accadrà adesso? Il Tar è stato chiaro: la Regione dovrà riaprire i termini e, in futuro, potrà prevedere nei bandi per la copertura dei turni nei consultori una quota del 50% di medici obiettori e un altro 50% per i medici non obiettori.
A presentare ricorso al Tar erano stati alcuni medici obiettori, tra cui il prof. Filippo Maria Boscia che, oltre ad essere primario di Ostetricia e Ginecologia al «Di Venere» (dove l’Asl ha di fatto «cancellato» il centro «Fivet» preferendo affidarlo ai privati) è anche presidente nazionale del Forum di associazioni e movimenti di ispirazione cristiana operanti in campo socio sanitario: l’associazione, unitamente al Movimento per la vita italiano, si sono costituite in giudizio e il loro intervento è stato ritenuto ammissibile come peraltro sancito già in precedenza dal Tar Lazio.
Boscia precisa come «avrebbe preferito evitare tale soluzione giudiziaria, privilegiando un sereno dialogo sedendosi attorno a un tavolo con l’assessore Tommaso Fiore e al Governatore Nichi Vendola. Crediamo fermamente nel discorso della difesa della vita, ritenendo che i percorsi dell’aborto debbano transitare da tutte le disposizioni che la legge 1984 dà, ivi compreso il tentativo di evitare l’aborto». Aspetti, questi, peraltro richiamati dal Tar nella sentenza che ha trascritto la parte di norma interessata.
«Noi insistiamo sugli aspetti della prevenzione, lasciando ferma ogni autodeterminazione da parte della donna».

venerdì 10 settembre 2010

Forza Nuova ha contestato alla festa dei giovani del Pdl "Arteju 2010" il Ministro degli Interni Roberto Maroni


ROMA, 9 SET - Forza Nuova ha contestato alla festa dei giovani del Pdl "Arteju 2010" il Ministro degli Interni Roberto Maroni.
Una nostra militante gli ha consegnato la "Tessera del politico nr 1" come segno di protesta nei confronti della tessera del tifoso. Infatti, mentre i politici condannati in via definitiva, tra cui figura anche il Ministro leghista, condannato per resistenza a pubblico ufficiale, hanno la possibilità di fare quello che vogliono come vogliono anche e soprattutto sulla pelle dei cittadini, i tifosi vengono schedati come delinquenti. Mentre molti politici sono noti corrotti, i cittadini vengono preventivamente schedati. Maroni dovrebbe pensare di più alla sicurezza degli italiani, occuparsi dei rom che cacciati dalla Francia arrivano a Roma, all'immigrazione che aveva promesso di fermare ma non ha fatto. Ed i dati parlano chiaro e svelano le menzogne leghiste.
Una ventina di militanti di Forza Nuova sono stati fermati.

mercoledì 1 settembre 2010

Forza Nuova contesta le affermazioni di Gheddafi

Le affermazioni di Gheddafi su Europa e Islam sono la conseguenza di una scelta politica fatta dai Governi europei negli ultimi decenni. L'abbandono della natura Cristiana delle società e del Governo delle Nazioni non può che preludere all'islamizzazione dell' Europa. Il laicismo galoppante dei nostri goverrnanti infatti apre l' Europa ad una realtà prepotente e dilagante come l'Islam. Il vuoto creato da Stati e popoli che non credono più, sarà riempito da un Islam incurante delle libertà, semplice e totalizzante! Il battersi per un Europa Cristiana da oggi non ha più un significato vago o il sapore di uno semplice slogan, ma appare come un percorso chiaro e radicale.L'Europa deve uniformare le proprie leggi al concetto di difesa della vita, deve educare la gioventù ad individuare il bene e il male, il falso ed il vero e battersi con generosità nella difesa delle tradizioni. L'Europa deve riconoscersi in quei valori e riti millenari che l'anno resa grande Civilta. L Europa, non dimentichiamo, deve tornare a fare figli perchè anche il vuoto demografico sarà conquistato dall' Islam. Solo in questo modo le carnevalate di Gheddafi appariranno come innocue esternazioni di una religione che non è mai riuscita ad essere Civiltà e non il preludio ad una nostra sconfitta epocale.

lunedì 23 agosto 2010

GALLIPOLI 20 - 08- 2010: PUBBLICO COMIZIO ROBERTO FIORE




La fine del sistema Berlusconi

Non stiamo assistendo al tramonto di un Governo, ma alla vera e propria fine di un sistema, quello incarnato da Berlusconi e dalla sua potente cricca massonica che in Italia ha dominato la scena per decenni. E' stato sufficiente gettare luce su questo sistema di potere per ridurlo a ciò che è in questo momento; un gruppo di signori ricchi e potenti che cercano di addossare le colpe ai propri confratelli. La forza che li proteggeva era l'ombra e oggi che sono sulle pagine di tutti i giornali, subentra la paura e si entra nella sindrome del "si salvi chi può". Hanno fatto affari, hanno deviato il corso della giustizia, hanno riciclato i denari di mafie potentissime e forse hanno fatto anche peggio, ma rimarranno alla storia come dei volgari traditori dell' Italia. Fini non appartiene alla stessa loggia, ma è da tempo legato alla struttura statale di Israele; una struttura dalla quale riceve disposizione e secondo la cui politica il presidente della Camera agisce. E da parte sua parlare di pulizia non può che farci ridere. L' inchiesta sulla Sanita del Lazio, che vede coinvolta l' ex moglie, il fratello ed il suo uomo di fiducia, è ancora li stranamente ferma ma grida vendetta per la straordinaria tranquillità con la quale questi personaggi hanno lucrato sul sistema Sanità per anni. Il fratello Massimo è oggi direttore del Consiglio scientifico dell' Impero Angelucci vero potere forte della Sanità he si è visto sequestrare due masi fa dalla Corte dei Conti 6 cliniche per un ammanco di 134 miloni di euro. Fini non rappresenta il nuovo ma l' essenza del tradimento, prima ideologico, poi morale ed oggi personale verso il suo sdoganatore Berlusconi. Che l' agonia duri giorni o mesi è difficile saperlo, ma noi siamo certi che questo sistema sia moribondo e nessuno, neanche la Lega si salverà. Forza Nuova chiama all' appello i suoi dirigenti, la sua militanza e tutti gli italiani perchè si preparano a momenti difficili e decisivi e non si rassegnino al clima di corruzione e di basso impero. All' orizzonte un paese servo e corrotto o una Patria Libera e Forte .
On Roberto Fiore

giovedì 19 agosto 2010

ORA ANCHE IL COMUNE AFFIGGE I MANIFESTI ABUSIVAMENTE





E' ormai consuetudine che nel periodo estivo gli incroci vengano tappezzati da manifesti di sagre, feste, concerti e comunque eventi in genere.
Non basta che questi personaggi non pagano la dovuta tassa di affissione, ma arrecano pericolo per la sicurezza stradale in quanto alcuni vengono affissi in modo tale da limitare la visuale sugli incroci e poi non vengono neanche rimossi con il successivo deturpamento ambientale in quanto vanno a finire sui cigli della strade o nelle campagne circostanti.
Fa poi pensare che anche l'amministrazione sannicolese ci metta del suo: giorni addietro sono apparsi abusivamente i manifesti della "festa della mpilla" organizzata dal Comune di Sannicola, da un comitato denominato"quelli della mpilla" e patrocinato anche dalla Provincia di Lecce.
ESORTIAMO IL SINDACO A FARLI RIMUOVERE QUANTO PRIMA ED A NON PATROCINARE PIU' FUTURI EVENTI IRRISPETTOSI DELLA LEGGE.

mercoledì 28 luglio 2010

SINDACO NOCERA SE QUESTO E' IL RISANAMENTO NE POTEVI ANCHE FARE A MENO!!!



Il giorno 27 luglio si è perpetrato ai danni della Fontana Monumentale ( che si trova vicino ad un vertice di Piazza della Repubblica, donata nel 1938 dall'Acquedotto Pugliese al paese di Achille Starace e che rappresenta simbolicamente i quattro elementi naturali: la terra, una vanga, il fuoco, una saetta, l'aria, un'ala d'aereo, l'acqua, un timone) un danno immane.
Due dipendenti comunali mandati dall'amministrazione per pulire la fontana l'hanno letteralmente sfregiata a colpi di mannaia.
Non solo, constatato il danno , sempre i nostri amministratori, hanno fatto giungere in fretta e furia un terzo individuo che con un flessibile ha cercato di spianare il danno già fatto con risultati pessimi, come si può vedere dalle immagini.
Con ciò chiediamo al sindaco nonchè all'amministrazione tutta di ammettere lo scempio cagionato e di provvedere con urgenza ad un restauro accurato, da affidare questa volta a chi di COMPETENZA.
In caso contrario annunciamo già da ora che agiremo per vie legali, denunciando alle autorità la vicenda in modo che i mandantidi questa iniziativa sconsiderata si possano prendere le proprie responsabilità.

sabato 17 luglio 2010

Nicola Cosentino (PDL) si dimette da sottosegretario all'Economia



Il sottosegretario all'Economia, Nicola Cosentino ha rassegnato le sue dimissioni. Cosentino manterrà l'incarico di coordinatore campano del Pdl. «Ho condiviso la decisione di Nicola Cosentino di dimettersi da sottosegretario», ha affermato, in una nota, il presidente del Consiglio e del Pdl. Cosentino è indagato con il senatore Dell'Utri nell'inchiesta sull'eolico in Sardegna e sulla cosidetta P3.

sabato 10 luglio 2010

IL MINISTRO PIU' VELOCE DEL WEST


MILANO - Il neoministro per la Sussidiarietà e il Decentramento Aldo Brancher ha annunciato, nell'aula del Tribunale di Milano dove si celebrava il processo in cui è imputato di appropriazione indebita per la vicenda Antonveneta, che si dimette dalla sua carica e che conseguentemente rinuncia al legittimo impedimento.
La carriera di ministro più veloce della storia si è conclusa il 5 luglio, come nella migliore tradizione dei governi balneari di democristiana memoria. Aldo Brancher è durato 17 giorni sulla poltrona del dicastero della Sussidarietà e del Decentramento. Che poi a ben vedere non è un vero e proprio dicastero, come fece notare la grave nota del Presidente della Repubblica che intimava a Brancher di non pensarci proprio al legittimo impedimento, non almeno con la scusa di organizzare gli uffici di un ministero senza portafoglio. Senza contare che cè ancora chi non ha capito in cosa consista esattamente la doppia attribuzione. In fretta e furia le due paroline erano state inventate per non far arrabbiare Bossi: all’inizio Brancher era stato assegnato al ministero per l’Attuazione del Federalismo, che come noto, è un marchio di rigorosa pertinenza leghista.
Tra nomina e giubilazione volontaria dunque son passati solo 17 intense giornate che hanno avuto il merito di far assurgere a protagonista un personaggio importante ma defilato della corte Berlusconiana. Il 18 giugno Brancher è nominato ministro nel mini-rimpasto che sarebbe dovuto servire a ricomporre non meglio precisati equilibri di maggioranza. Ricomposti a tal punto che Bossi mugugna mentre infuria la polemica sulle deleghe.
Il 24 giugno Brancher, imputato in un filone dell’inchiesta Antonveneta, non ha la minima esitazione nell’avvalersi dello scudo del legittimo impedimento. La richiesta inoltrata al tribunale di Milano induce al sospetto generale che sia diventato ministro proprio per evitare il processo.
Dopo una giornata di silenzio Napolitano, il 25 giugno, smonta attraverso una dura nota dal Quirinale, le giustificazioni, peraltro traballanti, addotte da Brancher per sfuggire il processo.
Il 26 giugno, travolto dalle polemiche, Brancher rinuncia al legittimo impedimento. D’ora in poi la carriera di Brancher sembra segnata, anche se il neoministro non ha nessuna voglia di recedere. Il 29 giugno l’opposizione unita presenta una mozione di sfiducia. Il 1 luglio l’ex nazionalalleato Fini, nelle vesti di presidente della Camera e cofondatore del Pdl, spara un siluro contro la non opportunità manifesta della nomina di Brancher.
Un conflitto istituzionale in corso, una poco edificante ribalta mediatica, la fortezza eretta intorno al ministro inizia a cedere, che perde via via ogni appoggio. Il 4 luglio Brancher è convocato da Berlusconi, che non potendolo più difendere oltre, gli consiglia un passo indietro. Brancher, soldato ubbidiente, rimette il mandato di fronte ai giudici di Milano
"Confermo... la rinuncia al legittimo impedimento, e in ogni caso anticipo le mie dimissioni irrevocabili da ministro al fine di consentire un rapido esito del processo", ha detto Brancher al giudice monocratico Annamaria Gatto, al quale ha chiesto poi l'applicazione del rito processuale abbreviato incondizionato.

domenica 4 luglio 2010

Decima edizione "colonie estive Evita Peron" organizzate da Forza Nuova

Anche quest'anno decine di bambini in vacanza gratis nei pressi di Lecce (Porto Cesareo) o di Roma, grazie al volontariato di giovani donne e uomini forzanovisti. Il progetto è rivolto a quelle famiglie italiane che vivono il dramma di una crisi creata dalla finanza e pagata dal popolo e che pertanto non hanno le risorse per portare in vacanza i propri figli. Chiunque fosse interessato a collaborare, a sponsorizzare,a partecipare come volontario al progetto, o ad inviare i propri figli puo' contattare Vittoria al 328 1719784 o scrivere una mail a: coloniaevitaperon@hotmail.it
La Segreteria Nazionale.

LA FECCIA CHE CI GOVERNA


Il senatore Marcello Dell’Utri (PDL) è stato condannato a sette anni di reclusione dai giudici della seconda sezione della Corte d’Appello di Palermo, per concorso esterno in associazione mafiosa. In primo grado al parlamentare del Pdl erano stati inflitti nove anni di reclusione.

I giudici sono rimasti in camera di coniglio per sei giorni. Il procuratore generale Nino Gatto aveva chiesto la condanna a 11 anni, con un aumento di pena di due anni. La Corte ha invece ridotto la pena di due anni, determiando in 7 anni la condanna del senatore, assolto per i reati successivi al 1992.

I rapporti con la mafia, quindi, ci sono stati, ma il «patto» basato sullo scambio politico no. I giudici della corte d’appello hanno tracciato una linea di confine molto netta tra il «prima» e il «dopo». Il «prima» abbraccia tutto il periodo che va dagli anni ’70 al 1992 quando Dell’Utri, con la mediazione di Gaetano Cinà, morto tra il processo di primo grado e l’appello, avrebbe avuto rapporti con personaggi di spicco di Cosa nostra come Stefano Bontate, Mimmo Teresi, Vittorio Mangano poi finito come «stalliere» nella villa di Arcore di Silvio Berlusconi. Questi rapporti, secondo il teorema dell’accusa condiviso ora dai giudici, sono serviti a Dell’Utri per assicurarsi la «protezione» mafiosa alle operazioni finanziarie e imprenditoriali da lui gestite per sè e nell’interesse delle società di Berlusconi. E in cambio i boss hanno trovato la strada aperta verso i salotti buoni della finanza milanese e nazionale.

Trovano dunque riscontro le ricostruzioni basate sull’apporto dei primi pentiti, da Francesco Di Carlo a Francesco Marino Mannoia, che hanno delineato un quadro «datato» dei rapporti tra il senatore del Pdl e Cosa nostra che si ferma appunto al 1992. Sul «dopo» la corte si è nettamente distaccata dalla linea dell’accusa sostenuta dalle dichiarazioni di Gaspare Spatuzza. Proprio questo tema era il capitolo più significativo e più attuale del processo perchè prendeva in considerazione l’ipotesi di un «patto» scellerato tra mafia e politica. Ed è anche la parte della vicenda giudiziaria che prendeva in esame, in una prospettiva molto opaca, il ruolo svolto da Berlusconi dopo la sua «discesa in campo». Oggetto del «patto» sarebbe stato uno scambio: sostegno elettorale agli uomini di Forza Italia - Dell’Utri compreso - come corrispettivo di una linea di governo e di scelte legislative «benevole» nei confronti della mafia.

Nella rappresentazione che ne ha fatto Spatuzza, il «patto» sarebbe nato nel 1994 quando Cosa nostra rinunciò a inseguire il progetto di un impegno politico diretto attraverso le bandiere di «Sicilia libera» e decise di appoggiare il movimento di Berlusconi. La vittoria elettorale del 1994 avrebbe sancito l’accordo con piena soddisfazione della mafia. Nell’interrogatorio in aula a Torino del 4 dicembre 2009 Spatuzza ha citato in proposito un colloquio con il boss di Brancaccio, Giuseppe Graviano. Nel gennaio del 1994, qualche mese prima delle elezioni politiche, in un bar di Roma Graviano gli avrebbe detto: «Abbiamo ottenuto quello che volevamo: abbiamo il Paese in mano. Stavolta non sono quei socialisti, ma quello di Canale 5 (Silvio Berlusconi, ndr) e il nostro compaesano Dell’Utri».

http://www.lastampa.it/redazione/cmsSezioni/politica/201006articoli/56285girata.asp

mercoledì 23 giugno 2010

“Concussione”, ai domiciliari dirigente regionale



Avrebbe imposto mazzette su pratiche di finanziamento dei consorzi. Per questo un funzionario dell’assessorato industria e innovazione tecnologica della Regione Puglia, Francesco De Grandi, è stato arrestato e posto agli arresti domiciliari per diversi episodi di concussione.

Il dipendente è accusato di aver imposto una tangente di 25mila-30mila euro per ogni pratica di finanziamento presentata dai responsabili dei consorzi che chiedevano di essere ammessi ai finanziamenti regionali.

Il provvedimento di arresto è stato emesso dal gip del tribunale di Bari, su richiesta del magistrato inquirente, Francesco Bretone

martedì 22 giugno 2010

ESAMI DI MATURITA': ANCHE LE FOIBE TRA LE TRACCE

Primo Levi e la ricerca della felicita”’ per l’analisi del testo, ”le Foibe” per il tema storico e ”i giovani in politica” per l’attualita’. Sono queste le prime tracce dei temi della prima prova di Italiano per gli esami di Maturita’ che hanno preso il via oggi.

Al lavoro 500.694 studenti di 25.244 ultime classi di superiori, assistiti da 12.695 commissioni. Lo scritto di italiano e’ uguale per tutti gli indirizzi: la prima e la seconda prova scritta sono predisposte dal ministero, la terza, il cosiddetto quizzone, almeno per quest’anno ancora dalle singole commissioni e gli studenti avranno 6 ore a disposizione e la possibilita’ di consultare il dizionario.

Gli studenti possono scegliere tra l’analisi di un testo letterario, la produzione di un saggio breve o di un articolo di giornale, il tema di argomento storico o di attualita’.

”Spero che, ai ragazzi che affronteranno l’esame, le tracce piacciano, cosi’ come e’ successo l’anno scorso”. Lo afferma in una nota il ministro dell’Istruzione, dell’Universita’ e della Ricerca, Mariastella Gelmini, in merito alla prova d’italiano degli esami di maturita’.

giovedì 10 giugno 2010

Tutti al mare, tutti al mare a mostrar le chiappe chiare

Roma, 10 giu. - E’ la sconfitta numero 50 quella subìta oggi da Governo e maggioranza in aula a Montecitorio, con doppio ko sul "ddl governo clinico", ora rinviato in commissione Affari Sociali perchè modificati dagli emendamenti del Pd approvati a sorpresa, a dispetto dell’enorme scarto nei rapporti di forza a Montecitorio su cui il Governo sulla carta potrebbe contare. Ma ad essere presenti in aula per la maggioranza questa mattina erano poco meno del 70% dei deputati del centrodestra, nonostante solo due giorni fa per le loro assenze è decaduto il decreto del governo che fermava le demolizioni degli edifici abusivi in Campania.
Il governo e la maggioranza sono costretti a ritirare il provvedimento sulla sanità dopo essere stati battuti due volte . Una vittoria del Pd e delle opposizioni che grazie alle presenze in aula (oggi il pd era al 91 per cento mentre nella fila del pdl mancavano 74 deputati) e alla iniziativa sul merito dei singoli provvedimenti battono per la 50° volta la maggioranza nonostante i quasi 100 deputati di differenza!!!

martedì 1 giugno 2010

BOICOTTIAMO ISRAELE

L’ eccidio perpetrato questa mattina contro gruppi di volontari che intendevano portare aiuto alla popolazione di Gaza, stremata da più di un anno di blocco, richiede una riposta chiara e definitiva da parte di Italia ed Europa.
Forza Nuova chiede:
1) l’ emissione di mandati di cattura internazionale contro gli autori della strage e dei loro mandanti nel ministero della difesa e nel Governo israeliano
2) il dispiegamento di una forza di pace europea che separi un esercito aggressivo ed assassino ( quello israeliano), da un popolazione inerme e ormai stremata dal blocco ( quella palestinese).
3) la chiusura delle ambasciate israeliane in Italia ed in Europa fino a che non saranno abbattuti i muri dell’ apartheid israeliana e rimossi i blocchi che strangolano la Palestina
4) che si avvii un processo di pressione internazionale da parte dell’ Europa affinchè sia rimosso ogni governo che in Israele propugna la superiorità etnica di un popolo rispetto ad un’altro e affinchè si instauri uno Stato interetnico, del tipo di quello svizzero, dove non abbiano spazio miti di popoli eletti e logiche di sopraffazione.
Forza Nuova è senza se e senza ma, a fianco del popolo palestinese e di quelle minoranze cristiane senza le quali il medio oriente sarà una polveriera sempre più pericolosa.

Forza Nuova
Segreteria nazionale


ANCHE TU PUOI FARE QUALCOSA: NON COMPRARE PIU' PRODOTTI ISRAELIANI, LI RICONOSCI DAL CODICE A BARRE 729, O ANCHE NON ACQUISTANDO PRODOTTI DI MULTINAZIONALI AD ESSI LEGATI:


giovedì 20 maggio 2010

Gli affreschi dell'Abbazia di San Mauro; Nuove scoperte e piano di recupero

L'Amministrazione Comunale ha organizzato, in occasione de "Lu Masciu 2010", il convegno "Gli affreschi dell'Abbazia di San Mauro - Nuove scoperte e piano di recupero" che si svolgerà Venerdì 21 maggio, alle ore 19.00 presso il Centro Culturale di via Oberdan a Sannicola.
I lavori saranno aperit dal Sindaco Giuseppe Nocera Interverranno:
DANIELA DE BELLIS - Soprintendente SBSAE Puglia
MAURO LEONE - Architetto Dirigente UTC Sannicola
GIUSEPPE M. COSTANTINI - Restauratore Beni Culturali
MARIO CAZZATO - Architetto / Storico
SERGIO ORTESE - Storico dell'Arte
La Vostra presenza è particolarmente gradita.

lunedì 17 maggio 2010

Altro che tagli ai parlamentari del 5%. Ecco quanto guadagnano questi signori.

ROMA – Calderoli vuole tagliare del 5 per cento gli stipendi dei parlamentari, la Santanché rilancia raddoppiando e invitando i privilegiati a rinunciare all’autoblu, Zaia vuole estenderlo agli assessori. In tempi di crisi, con le famiglie all’affanno, e la figuraccia di regalie, appartamenti e mazzette, il problema della «dieta» investe i politici. Ma quanto guadagnano?

Deputati. All’indennità, già ridotta del 10% nel 2006, di 5486 euro va sommata la diaria di 4003 euro (ridotta di 206 euro per ogni giorno d’assenza) e il rimborso spese di 4190. Totale 13.679. Ma non finisce qui. Ogni mese almeno 1100 euro di rimborsi per i trasferimenti da e per Fiumicino (se si è distanti più di 100 km si sale a 1331 al mese). Più 3098 euro all’anno per spese telefoniche (nessun cellulare in dotazione). Le 3100 euro l’anno per viaggi di studio all’estero sono state abolite dal gennaio 2008. Insomma siamo sui 15 mila euro mensili. In Francia, con i rimborsi per gli assistenti, si arriva a 20 mila euro mensili, il doppio dei colleghi tedeschi del Bundestag. Irlandesi, olandesi e austriaci superano quota 8 mila; gli spagnoli 4900 e i finlandesi la metà.

Senatori. Indennità parlamentare 5613 euro, diaria 4003, rimborso spese 4678. Totale: 14.294. Poi spese di trasporto: per chi risiede a Roma 7689 euro l’anno; se la distanza è superiore ai 100 km per raggiungere treni o aerei 18.486 euro annui. Poi 4150 euro annui per spese telefoniche. Al massimo, per chi risiede più lontano, si arriva ad un totale di 16.179 euro mensili.

Ministri. I più pagati sono i francesi che superano i 20 mila euro mensili. Gli italiani sono al quinto posto vicini a 14 mila euro, quindi poco meno dei parlamentari. Ma hanno tutti benefit, auto blu e viaggi “ministeriali”. Secondi e terzi, a sorpresa, austriaci e belgi tra i 16 e i 15 mila euro. Subito dietro irlandesi e tedeschi (a quota 12.800). Sotto quota 10 mila, olandesi, finlandesi e spagnoli (6722). I più poveri sono i ministri portoghesi (4800) e i lituani (3855 euro).

Governatori. I presidenti della giunta regionale e del Consiglio guadagnano stipendi diversi a seconda delle regioni. Si va dai 7.102 euro dell’Umbria, ai 14 mila di Sicilia e Sardegna, ai 12 mila di Lazio, Lombardia, Campania. La Toscana sta a 7498, il Molise a 12.038.

Consiglieri regionali. Si va dai 16.000 euro mensili in Piemonte ai 6597 dell’Umbria. Sopra la soglia dei 10 mila e fino a 12 mila Puglia, Abruzzo, Lombardia, Emilia Romagna, Calabria e Campania. Il Lazio è a quota 12 mila, il Molise a 10 mila.

Sindaci. L’indennità è in proporzione al numero di abitanti e anche alla popolazione stagionale per le località turistiche. Comunque nei comuni piccoli, fino a mille abitanti, 1291 euro mensili. Da 3mila a 5mila abitanti si sale a 2169 euro; si raddoppiano per i comuni da 50 a 100 mila abitanti; dai 100 a 250 mila abitanti si sale a 5mila euro, oltre il mezzo milione di abitanti 7798 euro.

Parlamentari europei. Gli italiani sono i più ricchi in assoluto, assieme agli inglesi. La retribuzione base è di 149 mila euro ma tra benefit, indennità di spese generali, viaggi, soggiorno e assistenti parlamentari si vola verso 35 mila euro mensili. In Gran Bretagna è scoppiato uno scandalo rispetto ai rimborsi spese. I tedeschi hanno una retribuzione base di 84 mila euro, gli inglesi di 82 mila, i francesi 63 mila euro, fino agli slovacchi e ungheresi a quota 10 mila euro.
(fonte: ilmessaggero.it – autore: C.Rz.)

venerdì 7 maggio 2010

Sanita’: inchiesta Procura Bari, rinviati a giudizio Greco (PUGLIA PRIMA DI TUTTO) e fratelli Tarantini



Bari, 6 mag. – (Adnkronos) – Il neo consigliere regionale di minoranza, Salvatore Greco, della Puglia prima di tutto, e i due fratelli imprenditori del settore sanitario, ormai molto noti alle cronache giudiziarie, Giampaolo e Claudio Tarantini, sono tra le sei persone rinviate a giudizio dal giudice per le udienze preliminari del Tribunale di Bari, Marco Guida nell’ambito di una inchiesta della Procura della repubblica del capoluogo pugliese. Le accuse nei loro confronti sono di associazione a delinquere, corruzione e falso.
http://www.atuttadestra.net/

sabato 1 maggio 2010

DOPO 22 SETTIMANE NASCE PER MORIRE A CAUSA DI UNA MALFORMAZIONE E INVECE SOPRAVVIVE PER 2 GIORNI.

ROSSANO (26 aprile) - Era stato trovato ancora vivo dopo l'aborto terapeutico, il feto di 22 settimane morto alle 3 di notte nell'ospedale di Cosenza. L'interruzione di gravidanza era stata praticata su una donna all'ospedale di Rossano.
Abbandonato in un fagotto, senza ricevere cure e assistenza, perche' in Italia non c’è nemmeno una norma o legge che impegni il personale sanitario a monitorare il feto che nasce vivo, o a praticare su di lui alcunché, anche perché il medico che interrompe la gravidanza è abilitato appunto all’esecuzione dell’aborto, e quindi alla eliminazione definitiva del feto stesso. Miracolosamente pero' un bambino strappato dall'utero materno a 5 mesi, ha continuato a vivere.

È stato il cappellano don Antonio Martello ad accorgersi che respirava ancora, quando si è avvicinato per pregare e si era accorto che dava segnali di vita e aveva fatto scattare l'allarme.

L'interruzione di gravidanza era stata decisa a causa di una malformazione del nascituro, ma nonostante l'aborto fosse tecnicamente riuscito, il feto è sopravvissuto.

I medici sono intervenuti ed hanno disposto l'immediato trasferimento nell'ospedale di Cosenza dove è stato fatto tutto il possibile, ma le cure si sono dimostrate comunque inutili.

Gli agenti del commissariato di Rossano hanno già acquisito la cartella clinica e verranno sentiti i medici che hanno effettuato l'intervento. In particolare gli inquirenti stanno cercando di accertare se ci sono state negligenze, da parte del personale medico, che avrebbe dovuto accertarsi del decesso subito dopo l'interruzione di gravidanza.

Il cappellano. «Non posso dire nulla perchè la Curia emetterà un comunicato stampa sulla vicenda». Non posso aggiungere altro».

La curia. «Appare sconcertante l'arbitraria superficialità dei sanitari nell'omettere qualsiasi tipo di cura e rianimazione del bambino il quale, nonostante ciò, ha continuato a sopravvivere autonomamente».

Noi dal canto nostro non abbiamo nulla da aggiungere, la notizia parla da se, l'aborto è omicidio a tutti gli effetti.

venerdì 23 aprile 2010

Forza Nuova risponde al Comitato Referendario per l'acqua pubblica

Spettabile Comitato Promotore, avendo preso visione della lettera da voi oggi inviatami, via posta elettronica, in cui mi comunicavate il vostro rifiuto di accettare me ed il partito politico da me legalmente rappresentato (Forza Nuova), nel vostro Comitato Referendario mi preme sottolineare quanto segue:
1) scrivere che la lotta per l' affermazione del carattere di "bene comune" dell'acqua sia collegata ad una ideologia o particolari principi politici non ha alcun fondamento logico, né giuridico. Tale affermazione è palesemente falsa e finalizzata alla discriminazione.
2) dichiarare per iscritto che il partito da me legalmente rappresentato, Forza Nuova, sia una "organizzazione razzista e radicalmente contraria alla solidarietà fra popoli e tra le persone" è palesemente diffamatorio e, su questa base, ho gia dato disposizione ai legali, miei e del partito, per la presentazione di una denuncia penale per diffamazione nei vostri confronti con conseguente, successiva, richiesta di risarcimento dei danni arrecati alla mia immagine e a quella del partito da me rappresentato;
3)inoltre, nell'elenco delle persone, gruppi e organizzazioni che sostengono la vostra iniziativa sono numerosi gli elementi ancora ufficialmente collegati alla logora ideologia marxista che ancora annovera, nel suo bagaglio dottrinale, l' odio di classe.
Ritengo che il vostro alzare paletti ideologici sia foriero di fallimenti, offra la possibilità a strutture dai fini dubbi (come la IDV) di indire una propria raccolta di firme sulla base di un differente quesito referendario e riporti ad una logica di divisione del popolo che dovrebbe essere unito quando ha da far valere sue giuste e sacrosante istanze. Tale divisione non può che favorire chi vuole mettere l' acqua (e non solo quella!) nelle mani di speculatori senza scrupoli.
Forza Nuova sostiene da sempre, con estremo vigore, la causa "acqua bene comune" e pertanto perseguirà l' obiettivo di sottrarla alla logica del profitto e della speculazione e di mantenerla nelle mani del popolo.

On Roberto Fiore

La lettera del Comitato Promotore del referendum per l'acqua pubblica sull'adesione di Forza Nuova
In merito al comunicato di adesione al Comitato Promotore del referendum per l'acqua pubblica, pervenuto da Forza Nuova, iI suddetto Comitato Promotore intende ribadire che la lotta per l´acqua come bene comune e diritto umano universale è parte di una concezione del mondo e della società che, pur nella diversità delle esperienze che la promuovono, nasce da valori comuni che fanno dell´antifascismo, dell´antirazzismo e della solidarietà fra i popoli e le persone il proprio elemento costituente. Non è pertanto possibile né auspicabile alcuna collaborazione con chi ha una storia politica che si distanzia in modo radicale dai suddetti principi, condivisi da tutte le realtà che compongono il Comitato Promotore.
A Forza Nuova chiediamo espressamente di astenersi da dichiarazioni di solidarietà e dalla partecipazione all'iniziativa referendaria che, alla luce di quanto sopra, sono per noi inaccettabili e irricevibili.

Segreteria Campagna Referendaria Acqua Pubblica
Via di S. Ambrogio n.4 - 00186 Roma
Tel./Fax. 06/68136225 Lun.-Ven. 10:00-19:00
e-mail: segreteria@acquabenecomune.org
Sito web: www.acquabenecomune.org

SIGNORAGGIO BANCARIO