SIGNORAGGIO BANCARIO

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martedì 5 agosto 2008

LE NUOVE RELIGIONI, gli effetti collaterali del liberalismo sfrenato!

Si prevede un’ulteriore emorragia di fedeli dalla Chiesa cattolica apostolica romana: sciami di giovani si convertono alla religione rasta.




La Cassazione ha sancito che non è reato possedere due etti di marijuana, se si appartenga a questa religione.
E’ una pietra miliare del diritto, il riconoscimento della massima libertà religiosa.Sicuramente, quella rasta è la religione del futuro: è la religione da discoteca, quella che ci vuole per la nuova gioventù.
Quella con il tatuaggino sul pube, quella con il diamantino nel dente e l’orecchino. Quella delle fanciulle che, col tatuaggino e il diamantino, cercano il vero amore nell’uruguaiano da discoteca, nel «guappo» abbronzantissimo e con tanti tatuaggi :« ecco un buon partito», sicuramente un futuro marito e un buon padre.
Un applauso alla magistratura italiana, alla sua ideologia evolutiva del diritto: sempre un po’ più avanti sui tempi. Un modello, visto che i tempi già tendono per conto loro alla inciviltà condita di farsa. Si prevede il pullulare di nuove religioni.
Ognuno potrà fondarne una secondo le sue tendenze preferite.«La mia religione me lo permette», sarà la giustificazione per tutto: pedofilia, eutanasia, suicidio, omicidio (ebbene? Avete mai sentito parlare di sacrifici umani?). Ci attende il grande Ritorno del Sacro. Il ritorno di Dioniso; e le discoteche saranno la fonte inesauribile delle nuove religioni.Ecstasis, coca per raggiungere «piani diversi di coscienza», miscuglio di birra e pasticche per celebrare il Rito. C’è solo da fare appello alla fantasia. Che non manca nel racket.

L’esimia Corte di Cassazione non ha messo in dubbio la fede dell’imputato. Anche se l’imputato non è un caraibico dei Tropici dove la rasta è nata, ma un tale che si chiama Guaglione (e il nome poteva indurre a qualche sospetto sulla sua devozione o provenienza).
I magistrati hanno fatto benissimo: mica spetta ai giudici fare l’esame ai fedeli. O’ Guaglione, appena trovato in possesso di 70 dosi di erba, ha spiegato che secondo la sua religione, la marijuana è «l’erba sacra cresciuta sulla tomba di re Salomone, detto il re saggio, e perciò il fedele ne trae la forza».
Mica gli hanno chiesto se sa chi era davvero Haile Selaissiè, il messia a cui i rasta rivolgono le loro preghiere fumatorie (in realtà, ultimo negus etiopico); la magistratura non è una scuola, non fa le interrogazioni, non soppesa la cultura.Perchè ci sono due pesi e due misure evidenti nella società: la religione islamica non gode evidentemente lo stesso favore della religione rastafari.
Quando i musulmani pregano per strada in via Jenner, la gente giustamente protesta, quando i «Guaglione o’rasta» fumano e coltivano droga, la gente è contenta, « sono ragazzi!» direbbe qualcuno, e allora, così volete i vostri figli e così li avrete!

In compenso, la Chiesa romana nulla può ”o nulla fa” assisterà forse alll’entrata di prelati anglicani, che tornano al nido dopo che la loro chiesa nazionale, il cui papa è Elisabetta II, ha ordinato donne vescovo e celebrato matrimoni fra preti gay. Senza contare che, probabilmente, ci sono già suore lesbiche e preti e prelati cattolici che stanno pensano al percorso contrario: verso la Chiesa Anglicana Innovatrice, dove si puà omosessualizzare, e pure far carriera, vestire la porpora, calzare in testa la tiara.
E allora tutti in discoteca a celebrare la vostra farsa, incivile e tragica, la Cassazione vi indica la strada! E la Chiesa sempre più liberale, e sempre più istituzione, intanto, fa la sua parte continuando a tacere su droga, satanismo, aborto, perversione, così anch’essa rendendosi parte di un totale sgretolamento sociale e di valori, assistendo impassibile all’allontanamento e allo smarrimento delle nuove e vecchie generazioni .

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