SIGNORAGGIO BANCARIO

SIGNORAGGIO BANCARIO

venerdì 23 gennaio 2009

Forza Nuova Sannicola vigilerà sulla faccenda Mediatica

Abbiamo constatato con enorme piacere, che sono ripresi e proseguono i lavori per l’ ultimazione del capannone che dovrebbe ospitare Mediatica, azienda che gestirebbe un Security Operation Center (SOC) per l’erogazione di servizi di gestione della sicurezza informatica IT e NETWORKING.
Siamo orgogliosi e felici come cittadini Sannicolesi, che aziende come questa possano portare una speranza per il futuro dei nostri figli, se non quantomeno arginare la continua emigrazione di giovani, per la ricerca di una “migliore sistemazione”.
Dopo le sollecitazioni rivolte durante il periodo pre natalizio, perché intervenisse sulla questione, oggi vorremmo porre un nuovo quesito al nostro Sindaco Giuseppe Nocera.
Sappiamo che lei è un lettore del nostro blog, e da questo modesto mezzo di informazione mediatica, facciamo appello a lei perché continui ad essere vigile sulla questione, come noi sempre lo siamo dal basso delle nostre possibilità, ma in particolare l’ammoniamo su un particolare nodo di questa faccenda. Come da lei promesso in campagna elettorale, il suddetto call center sarebbe, come da noi prima citato, una risorsa lavorativa per il nostro paese, ora la domanda che le facciamo è: Verranno realmente assunti dei giovani sannicolesi? La nostra richiesta è quella di giungere ad un protocollo d’intesa, dove possa essere assicurato un posto fisso di lavoro ad un numero tot di ragazzi residenti in Sannicola, per non rischiare il ripetersi della vicenda vissuta all’apertura del supermercato SuperMac, dove secondo gli accordi veniva imposto all’azienda di assumere appunto, cittadini di Sannicola. L’accordo venne rispettato, ma furono siglati contratti a tempo determinato, che non furono successivamente rinnovati e dopo alcuni mesi videro buona parte di quei ragazzi ritrovarsi nuovamente a casa.
Forza Nuova Sannicola, sarà attenta sentinella sul futuro accadere, e come sempre si schiererà imperterrita a favore degli interessi dei suoi abitanti, ci aspettiamo da lei lo stesso atteggiamento.

Forza Nuova Sannicola Cuib "Achille Starace"

giovedì 15 gennaio 2009

SANNICOLA E LA SITUAZIONE RIFIUTI

La tragica situazione rifiuti, a cui siamo costretti ad assistere in queste ultime settimane, non è sorta dal nulla, si tratta di una patata bollente che rimbalza da amministrazione ad amministrazione, alla quale nessuna compagine politica, nel corso degli anni, si è realmente prodigata per una perfetta risoluzione .Secondo l' ultima rilevazione dell' Osservatorio regionale dei rifiuti, le quote di raccolta differenziata, sono attestate intorno al 12,3 % mentre il decreto, che porta il nome del ministro di allora, Edo Ronchi, prevedeva percentuali da raggiungere del 15 % nell' anno 1999 e del 35 % nell'anno 2006.
La finalità primaria del decreto 22 del 1997 era, ed è, il potenziamento della raccolta differenziata per limitare lo smaltimento alle sole discariche, che peraltro sono in fase di esaurimento.
Le cause di questa crisi sono da ricercare, nella mancata attuazione delle strategie di comunicazione e d' informazione per promuovere la riduzione dei rifiuti e l' aumento della raccolta differenziata, ma anche alle difficoltà e della superficialità con cui a volte le amministrazioni Locali affrontano le questione. Su tutte queste inadempienze, la più dannosa comunque, è la mancanza di una classe dirigente a livello sia regionale, sia provinciale, sia comunale, che abbiano una reale volontà politica nel definire un piano risolutivo.

Infatti per chi non ottiene il raggiungimento degli obiettivi contenuti nel decreto Ronchi, (come nel caso del Comune di Sannicola) si prevedono pesanti sanzioni e penalizzazioni a livello economico, al contrario, chi ne rispetta i parametri, ha diritto a premi, quali possono essere sgravi fiscali, che andrebbero ad interessare appunto il portafoglio di ogni singolo cittadino, che incentivando la differenziata, ha diritto a sgravi fiscali sulla TARSU (tassa per la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani ).

Dati in tempo reale sulla raccolta R.S.U. del comune di Sannicola


Raccolta differenziata: 331.945,00 Kg.

Raccolta indifferenziata: 2.282.616,00 Kg.

Totale RSU: 2.614.561,00 Kg.

Percentuale raccolta differenziata 12,7 %

Percentuale raccolta indifferenziata 87,3 %

Fonte dati ufficiali Regione Puglia - Assessorato all'Ecologia: http://www.rifiutiebonifica.puglia.it/datipercomune.php

Proposte

  • Raccolta differenziata domiciliare su tutto il territorio comunale con obiettivo del 60% - 65% già nel 2009.
  • Diversificare i sistemi di raccolta differenziata domiciliare, adattandoli alla struttura edilizia ed urbanistica dei centri abitati. Ad esempio, utilizzare piccoli contenitori per le diverse tipologie di raccolta e contenitori condominiali a disposizione solo degli utenti in alternativa al conferimento stradale.
  • Adottare un sistema tariffario collegato alla effettiva produzione famigliare dei rifiuti, incentivando economicamente la raccolta differenziata con convenienti sgravi sulle bollette.
  • Costruire un circuito di recupero e riciclo dei materiali della frazione organica che rappresenta quella percentualmente più rilevante, attraverso marchi di qualità del compost e accordi con gli utilizzatori finali.
  • Incentivare l’autocompostaggio domestico, soprattutto per le utenze isolate e difficilmente raggiungibili con i sistemi di raccolta domiciliari e per tutte le abitazioni provviste di giardino.
  • Immediata eliminazione degli attuali contenitori della raccolta indifferenziata, evitando così, anche il continuo scarico di rifiuti dei cittadini appartenenti ai comuni limitrofi, dove già si è provveduto alla rimozione dei suddetti.

sabato 10 gennaio 2009

Il cielo di Gaza

“Figlio della perdizione colui che si innalza su tutto ciò che è chiamato Dio o che è oggetto di culto, fino a sedersi egli stesso nel tempio di Dio, dichiarando se stesso Dio.”


Per il settimo giorno consecutivo l’aviazione di Tsahal ha compiuto raids mortali nella Striscia di Gaza: nel momento in cui scriviamo si contano 437 morti e oltre duemila feriti. L’operazione militare è iniziata nel giorno ‘sacro’ di Sahabbat Hanukkàh, festività che, introdotta dal rabbinato per onorare l’identità ebraica e estirpare i nemici di Israele, ha oggi come obiettivo a breve termine quello di decapitare i vertici di Hamas e traumatizzare la popolazione civile palestinese. Hamas aveva infatti conquistato il consenso della totalità della popolazione di Gaza in elezioni regolarmente tenutesi nel 2006 e perse da Abu Mazen, considerato fin troppo compromesso col regime sionista, di cui ha persino appoggiato la presente aggressione nei confronti di Gaza. Il governo israeliano, “frontiera della democrazia occidentale in medio oriente”, aveva come tutta risposta cinto d’assedio la Striscia bloccandone i varchi con l’esterno che le garantivano gli essenziali approvvigionamenti, condannandola a divenire un lager a cielo aperto in cui si trascina una popolazione stremata e affamata. Ignorando le convenzioni internazionali che proibiscono le punizioni collettive, Gaza veniva trasformata in un vero e proprio lager: oggi su questo lager a cielo aperto si scarica una potenza di fuoco superiore a quella che nel ‘67 Israele riversò sugli eserciti di Egitto e Siria, in una zona della terra però con la più alta densità di popolazione del mondo.I giornalisti occidentali, che non possono entrare in Gaza, tacciono dell’uranio impoverito sui missili sparati dagli F16 israeliani, mentre enfatizzano oltre ogni misura il lancio di razzi katiuscia a kassam da parte palestinese, il cui impatto è pressoché irrilevante. L’uranio impoverito, invece, la cui polvere è più sottile del fumo di sigaretta, una volta inalato si deposita all’interno dell’organismo umano, continuando a irradiare per decenni – e dunque a procurare tumori e mostruose deformazioni ai feti, come stà già avvenendo in Iraq. Mentre è stata negata ogni tregua “umanitaria” e proseguono incessanti i bombardamenti, viene infine paventato l’ intervento via terra da parte di Tsahal, fortemente auspicato dalla quasi totalità della popolazione di Israele, determinata a sbarazzarsi a qualsiasi costo di Hamas.A giustificazione dell’aggressione a Gaza, spesso i media occidentali riportano notizie confuse o palesemente false, come per esempio quella secondo cui Hamas avrebbe interrotto il cessate il fuoco con Israele e ripreso unilateralmente il lancio dei razzi sulle cittadine israeliane di confine. Ciò è falso perché Hamas non ha rotto il cessate il fuoco - voleva anzi rinegoziarlo- che di fatto semplicemente è scaduto senza che il governo israeliano abbia mantenuto i suoi patti di liberare Gaza dalla morsa in cui l’esercito la stringe, condannandola all’ embargo e alla fame, da 13 mesi. Hamas, democraticamente eletta dal popolo, non riesce a opporre, al momento, sufficiente resistenza all’invasione sionista, non dispone di artiglieria contraerea e non riesce ad infliggere al nemico perdite consistenti: se l’esercito dovesse attaccare, troverà certamente la fiera resistenza di un popolo forte e dignitoso la cui capacità militare non può però essere lontanamente paragonabile a quella espressa, ad esempio, da Hezbollah in Libano.L’attacco a Gaza non può pertanto essere giustificato col ricorso al famigerato lancio di kassam da parte palestinese: anche perché la carta delle Nazioni Unite riconosce ad un popolo sotto occupazione il diritto di usare tutti i mezzi, comprese le armi, per liberarsi dall’occupante - un tale principio qui da noi fu difeso, da ultimo, da Bettino Craxi, unico rappresentante del popolo italiano dopo la seconda guerra mondiale ad avere mai disegnato, in politica estera, linee strategiche autonome, fondate sul concetto politico di sovranità nazionale. Come rivela Haaretz, Il piano di attacco a Gaza era stato progettato sei mesi prima dai vertici militari ebraici, mentre l’atmosfera tra le parti era distesa e Hamas proponeva il cessate il fuoco. Al quadro desolante vi è da aggiungere, oltre alla complicità dell’Occidente, l’indifferenza mostrata dai governi dei paesi arabi nei confronti dei destini del popolo palestinese, davvero abbandonato da tutti di fronte alla ferocia di uno dei più potenti eserciti del mondo. Giordania, Arabia Saudita ed Egitto sono regimi che non tollerano Hamas in quanto quest’ultima è vicina ad Hezbollah e alla Siria e, indirettamente, all’ Iran. Mubarak, presidente egiziano, non intende fare giungere alla popolazione civile di Gaza i rifornimenti di viveri da cui questa dipende, mentre pure i medicinali scarseggiano: per fare giungere aiuti umanitari egli vorrebbe che a Gaza non vi fosse Hamas ma il filo sionista e malleabile Abu Mazen. Del resto la sua posizione è quella condivisa da Usa, Israele, Europa e regimi arabi “moderati”.L’obiettivo a medio-lungo termine è allora quello di sottrarre l’intera regione all’influenza dell’Islam sciita e rivoluzionario di Hezbollah in Libano, e dunque di Teheran, il cui governo è considerato il principale finanziatore e il dispensatore di risorse ideologiche di Hezbollah e di Hamas. In tal senso non è da escludersi un epilogo ben più drammatico e davvero preoccupante del conflitto in corso, con un rapido estendersi dell’incendio bellico a paesi confinanti o ritenuti nemici: approfittando del vuoto di potere negli Stati Uniti, e forte del consenso interno, Israele potrebbe tentare finalmente l’attacco all’Iran o trascinare Hezbollah e il Libano in una nuova, disastrosa guerra.Dopo la pesante sconfitta inferta due anni fa all’esercito israeliano, le milizie sciite avevano fortemente compromesso l’immagine di invincibilità di Tsahal nel mondo intero.Oggi quattro rabbini hanno emanato un responso talmudico – equivalente della fatwa per il mondo islamico- per condonare l’eccidio di civili: “Quando una popolazione abitante vicino a città ebraiche manda bombe con l’intento di uccidere vite ebraiche, è permesso, dalla legge ebraica, lanciare bombe di reazione anche contro i siti abitati dai civili.”

Mario Cecere

venerdì 9 gennaio 2009

Elezioni europee; Fiore: lista a destra del PdL

Il Segretario di Forza Nuova, Roberto Fiore, in vista delle prossime elezioni europee propone una lista che raccolga tutte le forze che si trovano alla destra del Pdl.
''Mi faccio promotore -ha detto Fiore- di una alleanza di tutte le forze alla destra del Pdl per la formazione strategica di una lista popolare e nazionale aperta soprattutto ad esponenti della societa' civile. Gli unici che non sono i benvenuti sono i collusi con le Mafie ed i corrotti''.
''Noi -ha aggiunto- siamo disposti ad un confronto diretto: in questo periodo dove le gravissime fratture interne dell'Italia stanno emergendo in tutta la loro rilevanza, e dove appare sempre piu' evidente l'inadeguatezza del Governo, crediamo che le forze politiche moralmente oneste debbano cercare un punto di incontro comune per mandare in Europa il segnale dell'Italia nuova che si fa largo all'orizzonte. I temi a cui teniamo particolarmente sono e restano la lotta all'immigrazione sfrenata ed il sostegno alle fasce deboli della nostra popolazione, con particolare riguardo per i lavoratori dipendenti e la classe media''.

Notizie sulle politiche sociali per il Comune di Sannicola

Per l'anno 2009 tramite il Comune di Sannicola, assessorato alle politiche sociali, i cittadini appartenenti alle classi sociali più deboli, aventi diritto, potranno accedere ai seguenti aiuti economici:

Social Card
Carta acquisti per le fasce più deboli della popolazione
info: http://www.comune.sannicola.le.it/documenti/avvisi_pubblici/181336893.pdf

Bonus straordinario per le famiglie
Sostegno economico alle famiglie
info: http://www.comune.sannicola.le.it/documenti/avvisi_pubblici/982189431.pdf

Bonus energia
Bonus sociale sulle bollette dell'energia elettrica
info: http://www.comune.sannicola.le.it/documenti/avvisi_pubblici/595382973.pdf

domenica 4 gennaio 2009

Intitolazione piazza o via a “martiri della Palestina”


In relazione a quanto il mondo intero è mediaticamente spettatore, in relazione alle continue violazioni in materia di risoluzioni Onu da parte di Israele, in relazione alla carneficina che l’esercito israeliano attua oggi con inaudita violenza e da decenni attraverso il criminale silenzio delle istituzioni filo-israeliane mondiali, non esclusa quella italiana;

CHIEDIAMO

in concomitanza a molte altre realtà forzanoviste di tutta Italia, al Sindaco Giuseppe Nocera ed alla sua amministrazione tutta, che venga intitolata una piazza, un largo o una via in onore delle vittime palestinesi.

Facciamo perciò affidamento al suo intelletto umano e politico, e al suo palese altruismo verso le tragiche vicende che ogni giorno sono costretti a subire migliaia di bambini in quelle terre.
Sarebbe questo sicuramente un atto mediatico che porterebbe, quantomeno, a far riflettere uomini e istituzioni sulla questione.
Sicuri di un suo celere interessamento le auguriamo buon lavoro.

Forza Nuova Sannicola


Domanda protocollata il 07 01 2009