SIGNORAGGIO BANCARIO

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martedì 7 ottobre 2008

Zetazeroalfa a Lecce: i barbari giunti dalla capitale!

“Vietato vietare cantavano studenti e operai manifestanti in corteo, quando, per la sinistra 'libertà' era la parola d’ordine, mentre oggi, alcuni esponenti del partito della teologia liberista, provano a proibire”



Da Rifondazione a Sinistra Critica, al Pdci, ai giovani del PD, alle associazioni universitarie, ad Arci e Anpi, in questi giorni vi è stata una mobilitazione generale per cercare di impedire che in una proprietà privata si svolgesse un concerto degli Zeta Zero Alfa, gruppo musicale vicino agli ambienti della destra radicale.
Addirittura nella sala Ferrari dell’Università del Salento è stata convocata un’assemblea per condannare, prendere le distanze e, magari, impedire il concerto del gruppo rock romano, perché, è questa l’accusa, i testi di alcune loro canzoni “inciterebbero alla violenza”.
Proprio nella medesima sala , poco meno di un anno fa, gli stessi studenti sinistroidi, accoglievano a braccia aperte il terrorista Renato Curcio, che da brigatista esaltava l’omicidio del presidente del Consiglio Aldo Moro come “atto di democrazia rivoluzionaria.
Qualcuno si è chiesto: “Possono davvero minare le fondamenta democratiche del Salento, della Puglia, della Repubblica Italiana? Inoltre, in base a quali principi di democrazia e di libertà d’espressione si vuole vietare il loro concerto?”
Ci chiediamo come può tale evento essere stato di così elevata risonanza mediatica?
Ci chiediamo chi, e perché ha sollevato tale polverone?
Resta il fatto che comunque siano rimasti delusi tutti coloro che speravano in scontri di piazza tra opposte fazioni, i poveri e tanto pacifici antifascisti, hanno ribaltato cassonetti, bloccato il traffico, aggredito il camera-man di Tele Rama, e persino a fine concerto, piazzato vigliaccamente una bomba carta nei pressi del portone d’ingresso dell’abitazione privata dove il concerto ha avuto luogo.
Qui non è lecito, secondo alcuni, ospitare gruppi di musica alternativa in circoli privati, ma esprimere l’appartenenza ad un gruppo, rimarcare l’identità non è reato; all’attività spirituale, in tutte le sue forme è affidato il compito di elaborare modelli alternativi, anche attraverso la musica, utilizzando gli strumenti che le sono propri.
Nessun concerto può essere proibito a condizione che avvenga nel rispetto delle regole e senza creare pregiudizio ad alcuno.
Come al solito tutto è stato messo a tacere, mentre i tanto terribili neofascisti terminavano la serata a suon di tarallucci e vino, i tanto cari e pacifici compagni devastavano il Foro Boario.
Ma tutto questo non importa!
Mediaticamente non fa notizia!
Alla prossima!


Il Cuib "Achille Starace"

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Siamo alle solite....la solita sinistra animata dall' intolleranza e dall' odio sociale...é UNA VERGOGNA!!!E poi hanno anche il coraggio di dire che in Italia non esiste la libertà d' informazione per colpa come sempre di Berlusconi e che c' è Censura quando invece i primi a censurare gli altri e la libertà di espressione sono proprio loro!!D' altra parte se uno come TRAVAGLIO si permette ogni giovedì sera ad Annozero di offendere e insultare il nostro Presidente del consiglio e tutto il governo raccontando un mare di balle senza in aggiunta un minimo di contraddittorio è CHIARISSIMO che in questo Paese di libertà forse ce ne è anche troppa!!!LA TELEVISIONE PUBBLICA NON PUò PERMETTERE CERTI DELIRI FAZIOSI E CHIARAMENTE IDEOLOGICI così come è altrettanto VERGOGNOSA LA CENSURA tentata a Lecce pochi giorni fa!!!Ossequi a tutti

Anonimo ha detto...

Epoi dicono che il duce faceva male a censurare!