SIGNORAGGIO BANCARIO

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giovedì 25 settembre 2008

Documento politico sul DPEF del governo Berlusconi

Panoramica del DPEF (documento di programmazione economica e finanziaria) presentato dal Governo Berlusconi riguardante i conti dello Stato per i prossimi 3 anni, il cui obiettivo è quello di raggiungere il pareggio di bilancio nel 2011.
L'Esecutivo ha presentato questo documento come fortemente innovativo e rivolto a tutelare le fasce più deboli della popolazione. In realtà a pagare il prezzo del futuribile pareggio di bilancio saranno, come al solito, i lavoratori ed i cittadini con i redditi più bassi.
Cerchiamo di spiegarne il perché.Una novità di cui si fa vanto il ministro dell'economia Giulio Tremonti è la "Robin Hood Tax", cioè la tassa che dovrebbe colpire una parte dei profitti delle aziende petrolifere, bancarie e assicurative portando l'aliquota IRES dal 27% al 33%.
I soldi recuperati da questa misura servirebbero a finanziare la "carta prepagata", rivolta agli indigenti, per un massimo di 400 euro all'anno da spendere in generi di prima necessità.. Per carità,una buona iniziativa, che però non potrà incidere in maniera significativa sui bilanci disastrati di milioni di Italiani che non arrivano più a fine mese.
Anche perché, per quanto riguarda la spesa sociale ed i diritti dei lavoratori, sono previsti pesanti tagli.
Nulla infatti è stato messo in cantiere per aumentare realmente salari e pensioni, cosa che si poteva facilmente prevedere agendo su una decisa riduzione delle aliquote fiscali (IRPEF) che riguardano la quota fissa e certa degli emolumenti. In compenso sono previste detassazioni solo sulla parte variabile e incerta dei salari (lavoro straordinario e premi di produzione), tanto gradite a Confindustria e Bankitalia ma che vanno nella direzione opposta alle necessità dei lavoratori italiani: infatti le detrazioni fiscali sono tassativamente congiunte ad un aumento delle ore e dei carichi di lavoro.
Per arrivare ad avere qualche euro in più in busta paga, insomma, si dovrà sperare di poter lavorare di più ed essere sfruttati più intensamente...non ci sembra, francamente, un grande passo in a vanti per la massa di lavoratori in difficoltà crescenti. Anche perchè contemporaneamente viene ulteriormente allargata la voragine della precarietà, riuscendo addirittura a peggiorare (e non era facile) l'operato del governo Prodi, con il ripristino del lavoro a chiamata, con l'abrogazione del limite di 36 mesi per i contratti a termine, e addirittura con la cancellazione della norma che permette di evitare le dimissioni in bianco (imposizione che le aziende utilizzano soprattutto per le donne, in caso di gravidanza...).
Inoltre sulle fasce sociali più deboli si abbatteranno i pesanti tagli (6 miliardi di euro) legati alla sanità, con la possibilità che questo taglio venga compensato dalla reintroduzione del ticket e con un inevitabile peggioramento del livello delle prestazioni sanitarie.
Per ridare fiato ai centri di potere economico nel territorio viene recuperato il disegno di legge Lanzillotta (eredità del governo Prodi) che prevede liberalizzazioni e privatizzazioni indiscriminate dei servizi pubblici locali.Molto si è discusso infine sul tasso di inflazione programmata all'1,7%, parametro che serve per fissare gli aumenti dei rinnovi contrattuali.
Tutti sanno che l'inflazione reale è al 3,6%, ma il ministro Tremonti si è difeso sostenendo che per rispettare i parametri di Maastricht, la Banca Centrale Europea impone quelle cifre che erano già state peraltro programmate dal suo predecessore Padoa-Schioppa.
Il punto è proprio questo: i burocrati della BCE si preoccupano come al solito solo di contabilità finanziaria in un'ottica liberista e vogliono evitare che i costi dell'inflazione si scarichino sui profitti...rifilandoli a lavoratori e pensionati!
Comunque, dice ancora Tremonti, il problema non è tanto l'inflazione ma la speculazione: "la speculazione è la peste sociale del secolo ma nessuno ne parla". Giustissimo. Peccato che il ministro dell'economia si limiti a parlarne ma non faccia nulla per combatterla: perchè, ad esempio, nella sua finanziaria non ha inserito una pesante tassazione sui future?
E' quindi lampante come la finanziaria del Governo Berlusconi si muova nel solco della logica liberista che aveva caratterizzato le finanziarie di Prodi: nessuna discontinuità significativa, al di là delle operazioni di immagine, c'è tra la politica di Padoa-Schioppa e quella di Tremonti.
La riduzione forzata del deficit resta l'obiettivo conclamato ed ineludibile: ciò che viene programmato non è la crescita del paese, ma solo il taglio feroce della spesa pubblica individuato come unico mezzo per migliorare la competitività, secondo i diktat della onnipotente Banca Centrale Europea.

Questa logica negli ultimi anni ha portato l'Italia ad arretrare sempre di più dal punto di vista economico e sociale e a farne le spese sono, come sempre, i nostri connazionali più deboli.
E' tempo di iniziare a costruire nella società una seria opposizione a Berlusconi e alle forze che lo sostengono prima che i partiti coinvolti nella catastrofe del governo Prodi tentino di riorganizzarsi e di riproporsi come falsa alternativa.
E' questo il compito di Forza Nuova nella fase attuale: ricostruire la vera opposizione nazionale e sociale a tutte le forze politiche corrotte e asservite ai poteri forti che stanno portando alla rovina l'Italia.

10 commenti:

Anonimo ha detto...

La solita lezioncina scontatissima..!!A me risulta che Forza Nuova nel precedente governo di centro-destra era alleata di Berlusconi..quindi perchè tutte queste critiche sul DPEF e sulla politica economica del governo Berlusconi non le ha sollevate allora???Ricordo che anche allora il ministro dell' economia era sempre Tremonti...quindi allora dove eravate????Le battaglie si fanno dall' interno cari amici...troppo facile criticare quando non si hanno responsabilità governative!!!

Anonimo ha detto...

Qello di alternativa sociale era un alleanza elettorale non programmatica tanto che non ci fu neanche la candidatura di Fiore, perchè non voluta dal berlusconi!

Anonimo ha detto...

E' vero caro andrea83 il cartello Alternativa Sociale con Alessandra Mussolini di cui era componente anche Forza Nuova, era unito alla casa delle libertà da una allenza elettorale non programmatica.
Ma la verità è che tu fai parte di tutti quegli ignari che votano Berlusconi per non essere dei diversi, per non sentirsi dalla parte degli sconfitti, e la dimostrazione più grande lo è quando tu stesso dici: che le battaglie si fanno dall'interno,questo lo abbiamo sentito già da quegli di AN che lo hanno fatto per vent'anni ed ora? dove sono arrivati? a votare per il Pdl, per evitare una eventuale vittoria del centrosinistra.
Noi non vogliamo avere niente a che fare ne con berlusconi, ne con veltroni e ne con tutti i loro amici liberali, massoni, capitalisti ecc. che oggi ci governano.
Se ci saranno 50 anni da aspettare prima di avere la prima rappresentasnza in parlamento, aspetteremo, e le battaglie intanto le faremo dal difuori.
Intanto però sul DPEF non hai detto tu niente di nuovo, anzi per difendere il cavaliere hai sviato il discorso su un'altra tematica, sai perchè? perchè ciò che noi diciamo è incontestabile!

Anonimo ha detto...

Caro Umberto sei tu che sbagli...votare per il PDL non è un obbligo per nessuno...nè tantomeno c' è qualcuno con un fucile puntato alla tempia degli elettori di AN!!Io voto PDL non per non essere un diverso nè per non sentirmi dalla parte degli sconfitti...ma semplicemente perchè credo in un progetto...quello cioè di un grande partito moderno e liberale che raccolga tutti i moderati d' Italia e che si identifica nel partito popolare europeo!!!Quanto al discorso sul DPEF è un tuo punto di vista...io per ora mi limito a dire che sicuramente c' è ancora molto da fare e che tutto è perfettibile e migliorabile ma che secondo me il governo Berlusconi è sulla strada giusta!!nessuno caro Umberto ha la bacchetta magica...lasciamo lavorare in pace questo governo e poi a fine legislatura potremo magari insieme tirare le somme e valutare ciò che è stato fatto o meno,anchè perchè per rimettere in moto l' italia nella situazione attuale e nelle condizioni in cui si trova sicuramente non bastano 5 anni,anzi....però se non si inizia progressi non ne faremo mai e mi sembra che con questo esecutivo qualcosa si stia muovendo nella giusta direzione!un saluto a tutti

Anonimo ha detto...

Caro Andrea 83, se le battaglie si fanno dall' interno come mai il tuo segretario cittadino, MINO PICCIONE, è riuscito a far bocciare la costruzione di ben 2 insediamenti produttivi quali radiofarmaci e biomasse?

Anonimo ha detto...

Forse perchè qualcuno della giunta di centrosinistra ha fatto venir meno la maggioranza al sindaco???????

Anonimo ha detto...

Allora io ti dico caro andrea che noi come siamo anticomunisti siamo antiliberali, e nel calderone del partito popolare europeo, non ci entreremo mai, noi che parliamo di identità nazionale, tradizione, sovranità e di Europa libera, e quando diciamo libera intendiamo anche libera dai burocrati, dai banchieri e dai politici corrotti, non possiamo sedere accantoa chi culturalmente ha una visione completamente diversa dalla nostra.
Sei libero di credere quello che vuoi, se ti fa comodo! rimani comunque vittima del sistema, e collaboratore di una disfatta nazionale!
Il DPEF rimane intanto incontestabile, perchè non è un mio punto di vista, ma l'esito di una politica scellerata documentata con dati alla mano!!!!

Anonimo ha detto...

Se la giunta è venuta meno sarà stata colpa o merito di qualcuno?

Anonimo ha detto...

Abbiamo punti di vista diversi Umbè e va bene così perchè questo d' altronde è il bello della democrazia!!Il mio giudizio sulla politica dell' attuale governo rimane assolutamente positivo anche se in carica ancora da pochi mesi così come rimango assolutamente convinto che le battaglie sia meglio farle dall' interno sempre e ancor più poi quando si hanno responsabilità governative!!Molte delle idee e delle linee programmatiche di Forza nuova sono condivisibili ma dal mio punto di vista sarebbe molto meglio farle VALERE E PESARE all' interno di un' alleanza di governo...altrimenti rimarranno sempre e solo tante buone intenzioni ma pochissimi fatti reali e concreti!saluti a tutti

Anonimo ha detto...

A mio parere l'attuale governo, e l'attuale opposizione sono solo due faccie della stessa medaglia, l'Itala ha bisogno di un cambiamento radicale e viscerale. Un esempio reale della nostra politica lo si ha nei comuni dove Forza Nuova governa, i frutti del succedersi dei governi libeal capitalisti invece sono visibilissimi in tutta Italia, comunque andrè l'Europa sta cambiando, vedi Austria, Germania Irlanda... e le nostre battaglie le vinceremo aspetta e vedrai!