SIGNORAGGIO BANCARIO

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giovedì 15 ottobre 2009

INCINTA DI UN BIMBO TRE TUNISINI LA TENEVANO SOTTO SEQUESTRO

BRESCIA 17 ottobre - Ormai l'islamizzazione dell' Italia è cominciata.
Un'altra storia di violenze e sopprusi a danno di una donna salentina che è stata sequestrata a più di mille chilometri da casa, incinta, da tre nordafricani fino a ieri, quando i carabinieri hanno messo fine al suo incubo.
Teatro della vicenda Castelmella, piccolo paese in provincia di Brescia, sfortunata protagonista di questa triste storia una donna di 27 anni originaria di Aradeo.
La ragazza nel mese di agosto si era trasferita in Lombardia, qui, precisamente a Voghera in provincia di Pavia, ha conosciuto un 41enne di nazionalità tunisina, con il quale ha poi intessuto una relazione sentimentale, senza però essere a conoscenza del fatto che il suo compagno era uscito il 30 luglio dal carcere dove aveva scontato una pena detentiva per reati legati allo spaccio di sostanze stupefacenti.
I primi tempi sembrava filasse tutto liscio, ed all’inizio di settembre la giovane ha scoperto di essere in attesa di un bambino; a questo punto la coppia si è trasferita a Castelmella, a casa della nipote dell’uomo, una donna di 31 anni anche lei tunisina, che si trovava in regime di arresti domiciliari per spaccio di droga, e conviveva con il compagno, un marocchino di 35 anni con precedenti per droga.
La relazione tra la 27enne ed il tunisino è ben presto naufragata a causa dell’atteggiamento violento ed irascibile dell’uomo e quando lei gli ha comunicato di aver deciso di lasciarlo è iniziato il peggio.
Il 41enne avrebbe detto alla compagna che lei non poteva andare via con il bambino, che, in quanto musulmano questo apparteneva al padre, per cui o avrebbe abortito, o avrebbe dovuto aspettare che il piccolo nascesse per poi affidarlo al padre ed essere libera di tornare dai suoi genitori.
Per la ragazza è iniziato un periodo d’inferno: il compagno l’ha obbligata a stare a casa, potendo uscire solo se ci fosse stato lui ad accompagnarla. Anche i rapporti con i genitori, che vivono nel Salento, sono stati filtrati dall’aguzzino, l’uomo infatti avrebbe catechizzato la giovane spiegandole cosa doveva dire ai suoi, e costringendola a telefonare loro solo in sua presenza.
La svolta è arrivata ieri: la ragazza è riuscita ad impossessarsi del cellulare del compagno, mentre lui stava dormendo, ed a mandare alla madre un sms di aiuto.
Allarmata l’anziana ha immediatamente messo al corrente della situazione i carabinieri della compagnia di Lecce, i quali hanno subito avvisato i colleghi di Brescia.
Pronto l’intervento dei militari bresciani i quali hanno fatto irruzione nell’appartamento e sono andati proprio a controllare il terrazzo vicino, sul quale hanno trovato la ragazza, trattenuta per le braccia dal compagno e dal marocchino. I tre nordafricani sono stati arrestati per sequestro di persona mentre la ragazza è stata liberata ed ora è già tornata a casa, al sicuro dai suoi genitori insieme ai quali crescerà il suo bambino.

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